Dieci anni di reclusione. E’ la condanna inflitta dal Gup del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, a Giuseppe Di Pietro, il 66enne che l’anno scorso uccise il figlio, Gaetano, di 35 anni.
L’uomo colpì il figlio con quattro colpi di pistola all’addome. Alla base del drammatico gesto le continue richieste di denaro da parte del giovane che pare usasse i soldi per acquistare droga.
La tragedia si era consumata il 12 settembre del 2014 a Scoglitti. Il giovane è morto dopo quasi un mese in ospedale, a Catania, dov’era stato trasportato.
Il Pubblico ministero Valentina Botti aveva chiesto la condanna a 14 anni. Il processo si è celebrato con il rito abbreviato. Le attenuanti generiche sono state ritenute prevalenti sull’aggravante di avere commesso l’omicidio su discendenti. Dipietro era difeso dall’avvocato Daniele Scrofani che è pronto a presentare appello.