Si chiama “Volo del cuore” ed è il progetto che Paolo Brosio, noto giornalista e conduttore televisivo che, da qualche anno, a seguito di una profonda conversione religiosa, ha radicalmente cambiato il suo stile di vita, presenterà giovedì mattina, alle 11.00, nella Sala “Libero Belgiorno” dell’Aeroporto Pio La Torre di Comiso.
“Volo del cuore” collegherà Comiso con Medjugorje in occasione della Madonna della Candelora, ossia venerdì 29 gennaio e martedì 2 febbraio 2016.
Il progetto prevede già altri voli da diversi aeroporti su tutto il territorio nazionale, per permettere ai devoti di partecipare ai festeggiamenti e per raccogliere i primi fondi per la posa delle prime pietre e mattoni del Primo Ospedale di Pronto Soccorso per Medjugorje. Sul sito di Paolo Brosio è già possibile informarsi sui vari momenti del pellegrinaggio, che potranno, ovviamente, subire delle variazioni in base alle condizioni meteo. Ogni famiglia partecipante, inoltre, riceverà in dono il nuovo libro di Paolo Brosio “Raggi di luce” e un omaggio religioso della casa editrice Shalom.
Un progetto che va avanti nonostante in questi mesi sia apparso chiaro l’orientamento della Chiesa cattolica di non riconoscere il carattere di evento soprannaturale alle presunte apparizioni mariane. Una questione molto complessa, frutto di anni di studio di una commissione presieduta dal cardinale Camillo Ruini, già vicario di Giovanni Paolo II per la diocesi di Roma. L’orientamento sembra quello di non riconoscere le apparizioni, pur individuando in Medjugorje un luogo di preghiera. Nella riunione plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, tenutasi a giugno, sarebbe appunto emerso che le apparizioni non avrebbero nulla di soprannaturale e il loro messaggio verrebbe considerato addirittura come inconsistente sotto il profilo teologico. I sei veggenti hanno ora l’espresso divieto di partecipare a raduni e di divulgare messaggi che essi sostengono provenire dalla Madonna. Inoltre i vescovi sono invitati a non accoglierli per assemblee dei fedeli. A colpire i membri della Congregazione vaticana è il flusso di denaro che gira attorno al fenomeno Medjugorje.
Anche Papa Francesco, pur non intervenendo direttamente, aveva mostrato profondo scetticismo sulle apparizioni, spiegando che “la Madonna non è un postino che porta messaggi ogni giorno”.
Ma sono migliaia, nel mondo, i fedeli che a Medjugorje attribuiscono un’aura di sacralità. Per questo, appunto, la linea del Vaticano sembra quella descritta: individuare quel luogo come occasione di preghiera al di là della veridicità o meno delle apparizioni.