Quasi 2000 giovani, in provincia di Ragusa, da oltre quattro mesi aspettano gli emolumenti per il servizio prestato come tirocinanti all’interno del Progetto europeo Youth Guarantee (Garanzia Giovani).
La denuncia viene dalla Cgil. I tirocini attivati sino al 31 agosto nel territorio ibleo, sono 1808 (fonte Silav).
Il segretario Generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola e il responsabile provinciale del Dipartimento Politiche Giovanili della Cgil di Ragusa, Francesco Pisana, sulla scorta delle tante segnalazioni ricevuta da ragazze e ragazzi iscritti al programma Garanzia Giovani chiedono un intervento da parte dell’Assessorato Regionale al Lavoro nei confronti dell’Inps per sbloccare in tempi brevi le somme che spettano ai giovani che hanno aderito al suddetto Progetto.
“Non è più tollerabile un solo giorno di ritardo nei pagamenti, il progetto aveva come scopo quello di attivare i tanti giovani disoccupati, i cosiddetti Neet un acronimo che identifica i giovani ( tra i 15 e i 29 anni ) che non studiano, non lavorano e non si formano. Invece si sta rivelando una sorta di stage truffa.
Un vero e proprio esercito di manodopera gratuita in questi mesi, con la speranza della trasformazione del tirocinio in un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
La denuncia della Cgil è forte: “Tirocini che in molti casi non hanno nulla di formativo ma si concretizzano in rapporti di lavoro veri e propri in cui i ragazzi vengono impiegati anche per 40 ore settimanali, svolgendo mansioni tipiche del lavoro subordinato, senza alcuna formazione. E’ l’ennesima beffa per i giovani, l’ennesima truffa, l’ennesima mortificazione per chi, per la prima volta si approccia al mondo del lavoro”.
La Cgil chiede pertanto, un incontro urgente al Direttore dell’Ufficio Provinciale del Lavoro per sbloccare i pagamenti e chiedere maggiore controlli onde evitare gli abusi.