A Vittoria l’ultimo saluto a Dario Cognata, la madre: “Mio figlio, adesso, è con Dio”

130

Arrivederci fratello!

Con questo toccante saluto, Giuseppe ha detto addio al suo fratello minore, Dario Cognata, tra gli applausi delle centinaia di persone accorse per porgere l’estremo saluto ad un giovane che più volte, nel corso della cerimonia funebre di oggi pomeriggio, nella chiesa della Resurrezione di Vittoria, è stato definito “vicino al Vangelo, in cerca di Gesù, del senso della vita e del dolore”.

Dario ha incontrato il suo atroce destino ad appena 26 anni, il 7 settembre scorso, sulla strada che da Vittoria porta a Scoglitti, e lo ha abbracciato, al termine di una lunga agonia, tra le pareti dell’ospedale Garibaldi di Catania, dove il suo cuore ha cessato di battere.  Un ragazzo meraviglioso, forte, sincero, sempre affettuoso e con tanti sogni ancora da realizzare, amante del calcio e attivo anche nel sociale: così gli amici lo hanno voluto descrivere e ricordare oggi, stringendosi alla famiglia e condividendone l’immane dolore.

A concelebrare la Santa Messa, accanto a padre Antonino Puglisi, c’erano padre Robert Dynerowicz, della chiesa Madonna delle Grazie, e padre Salvatore Conti, parroco di San Giovanni Bosco.

“Tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo – è stato detto nel corso dell’omelia – e oggi celebriamo la nascita di Dario in cielo e la sua vittoria sulla morte. Dario è scomparso solo dalla nostra vista, ma non dalle vite delle persone che amava e che lo amano, anzi. Con la morte tutto inizia, perché è un semplice trasloco da una casa all’altra. Da quella, bella, che Dario aveva qui sulla terra con la sua devota famiglia a quella che troverà dall’altra parte, così indescrivibilmente bella da lasciarlo senza parole”.

Quindi, un appello ai giovani amici, affinché nessuna vita venga sprecata o vissuta male: “Che questa morte possa scuotervi, facendovi capire che si devono lasciare da parte le cose che non hanno un vero valore”.

Non si nasce per morire, ma si muore per vivere in eterno” è stato sottolineato più volte davanti alla bara di Dario, ricoperta da rose bianche e rosse e che, all’uscita, è stata accolta e salutata con un lungo applauso e palloncini bianchi.

palloncini

Poco prima della fine della cerimonia, oltre al fratello, anche due amiche e la madre hanno voluto porgere il loro ultimo affettuoso saluto a Dario. “Mi dicevi spesso che dovevamo pregare tanto, per la nostra famiglia e per il mondo intero” ha ricordato mamma Pina “e io oggi voglio ringraziare Dio e tutti quelli che ci sono stati accanto in questi lunghi giorni di calvario. Solo una madre può percepire la voce del proprio figlio, e io sono certa che il mio adesso è con Dio, nella patria celeste”. La mamma, forte nel suo immenso dolore, si è poi affidata completamente alla fede nella Madonna, Madre che ha pianto per la perdita di un figlio, esattamente come lei.