Quando ha visto i carabinieri, per disfarsi della droga ha pensato di ingoiarla come fosse un boccone prelibato. E’ accaduto in pieno centro storico a Ragusa.
I carabinieri, nel corso di controlli, hanno notato arrivare proprio sullo spiazzale davanti alla cattedrale di San Giovanni Battista, un ragazzo intorno al quale, in pochi minuti, si è formato un nugolo di altri giovani che, con rapidi gesti, hanno iniziato a scambiarsi qualcosa con quel ragazzo. Sospettando che fosse in atto un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, i militari hanno deciso d’intervenire. I loro sospetti si sono rivelati subito fondati, in quanto i giovani, appena accortisi dell’intervento dei Carabinieri, hanno iniziato a scappare in tutte le direzioni, riuscendo a dileguarsi tra le strette vie del centro storico, mentre i militari hanno bloccato lo spacciatore, A.S., 24 anni, tra l’altro a loro ben noto, poiché fratello di un altro spacciatore di origini catanesi arrestato soltanto pochi giorni fa. Il 24enne però, prima di essere definitivamente immobilizzato dai Carabinieri, è riuscito letteralmente a mangiare la droga che aveva con se. I militari sono riusciti a fargli tirare fuori dalla bocca solo qualche grammo di marijuana. Grazie a questo stratagemma, essendo di modica quantità lo stupefacente sputato via, il giovane ha evitato l’arresto. Per lui solo una denuncia.
“In ogni caso i controlli e i servizi antispaccio in Piazza San Giovanni da parte dell’Arma, verranno ripetuti sempre più frequentemente, al fine di assicurare tranquillità nel centro storico e dare la possibilità ai ragusani di potere godere in tutta serenità di uno dei salotti buoni della città, magari sorbendo una consumazione in uno dei locali della piazza, senza dover assistere a situazioni di degrado determinate dalla presenza di tossicodipendenti proprio davanti alla Cattedrale di San Giovanni Battista, ossia in uno dei luoghi più sacri di Ragusa.
A tal proposito l’Arma del Carabinieri invita alla collaborazione tutti i cittadini, mediante la segnalazione, in forma anonima sul numero di emergenza 112, di tutte le situazioni di degrado e d’illegalità e dei luoghi dove le stesse si svolgono, in maniera tale da svolgere servizi e attività investigative sempre più mirati, con la garanzia che in nessun modo verrà rivelata la fonte dell’informazione”.