I carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazioni e sanità, hanno scoperto e sottoposto a sequestro un intero allevamento totalmente abusivo. I militari erano nella zona tra San Giacomo e Giarratana alla ricerca di alcuni capi senza marchi auricolari che erano stati segnalati dai passanti. Nel corso delle ricerche, i carabinieri sono arrivati a un allevamento della zona e, non senza stupore, nella stalla hanno trovato ben diciotto bovini e un cavallo tutti privi di marchio auricolare e quindi di origine sconosciuta.
Sul posto a questo punto sono intervenuti anche i veterinari dell’Asp 7 di Ragusa.
La proprietaria della struttura ha riferito di aver affittato la stalla a un allevatore di fuori, un cinquantacinquenne modicano, il quale sul momento non ha dato valide indicazioni sull’origine dei capi. Tutti e diciannove gli animali sono stati sottoposti a sequestro e il modicano ora avrà due giorni di tempo per dimostrare l’origine lecita degli animali. In tal caso i veterinari potranno, tramite l’analisi del Dna chiarire quale sia la madre dei bovini e dell’equino, e il modicano dovrà pagare solo la sanzione amministrativa per l’omessa applicazione dei marchi auricolari. In caso contrario tutta la mandria dovrà essere abbattuta e distrutta.
“La vocazione fortemente agricola della provincia iblea – spiegano i carabinieri – fa sì che anche nel campo zootecnico vi siano talvolta comportamenti illeciti. L’anno scorso un allevatore modicano era stato scoperto ad utilizzare medicinali illegalmente importati dall’America (poiché vietatissimi su tutto il territorio dell’Unione Europea) sulle proprie vacche per far loro produrre più latte. Spesso si trovano bovini senza marchio auricolare poiché all’atto della nascita l’allevatore non li registra. Tale comportamento porta poi – ovviamente – ad un altro ancora peggiore, ovvero alla macellazione abusiva. La provincia di Ragusa ha la fortuna di avere un Nucleo Antisofisticazioni e sanità dei carabinieri proprio nel capoluogo. La presenza di tale reparto specializzato dell’Arma in sede permette maggiori e migliori controlli nel comparto agricolo/zootecnico, ma anche in tutta la catena alimentare e di distribuzione e ristorazione, nonché nella sanità”.