Senza esito le ricerche di Michele Occhipinti, la famiglia lancia un appello

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Sembra essere letteralmente sparito nel nulla Michele Occhipinti, l’85enne vittoriese di cui si sono perse le tracce da sabato sera e le cui ricerche sono partite, domenica, dalla sua casa nelle campagne in c.da Serra San Bartolo.

Carabinieri, Polizia, Protezione Civile, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco lo stanno cercando ovunque. Dapprima si sono concentrati nelle aree limitrofe all’abitazione e al terreno, poi hanno allargato ai comuni e alle frazioni vicine, Pedalino e Roccazzo in primis. Hanno controllato pozzi, svuotato vasche di irrigazione e sguinzagliato sul territorio i cani delle unità cinofile, ma senza alcun risultato. A breve, a supporto degli uomini a terra, arriverà anche un elicottero dei Carabinieri.

Nessuna pista viene esclusa: dall’allontanamento volontario al malore. L’unica cosa certa è che l’uomo si è allontanato a piedi, lasciando a casa telefono, carta d’identità e fede nuziale. Cosa sia successo dopo è un mistero. Qualcuno gli ha dato un passaggio in auto? Ha proseguito da solo? E in quale direzione? Nei pressi dell’abitazione dell’anziano, infatti, ci sono diversi incroci e l’uomo potrebbe essere andato veramente ovunque.

L’ultimo a vederlo, appena al di fuori della sua proprietà, è stato un pastore, intorno alle ore 18 di sabato, e ha raccontato che l’85enne indossava jeans e camicia e camminava con un bastone. Ieri qualcuno ha riferito di averlo visto nel centro di Comiso, ma i Carabinieri hanno appurato che si trattava di un falso allarme.

Di Michele Occhipinti si è occupata anche la trasmissione “Chi l’ha visto” e adesso i familiari, e soprattutto la moglie e i tre figli, lanciano un appello affinché chiunque lo abbia visto si rivolga alle forze dell’ordine o direttamente a loro.

L’anziano non soffre di particolari disturbi, se non di qualche problema di pressione e circolazione, e non avrebbe avuto alcuna discussione in famiglia tale da giustificare un allontanamento. Per scelta, da tempo viveva da solo perché non amava il caos della città e amava la campagna e la sensazione di libertà che gli dava, essendo lui stesso figlio di pastore, e le forze dell’ordine hanno controllato anche le aree rurali di Ragusa in cui ha vissuto da bambino e che, per questo, hanno per l’85enne un valore speciale.

Oltre ai familiari, sono stati sentiti alcuni vicini di casa dell’anziano scomparso, ma nessuno ha saputo fornire indicazioni utili alle ricerche e neanche i filmati delle telecamere che insistono nella zona si sono rivelati utili.