Modica, sindaco e assessori ‘obbediscono’ al consiglio: giù le indennità

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Sindaco, vicesindaco, assessori, presidente del Consiglio: dal 1 settembre di quest’anno guadagneranno tutti un po’ meno. La Giunta ha approvato il cambiamento da applicare al prospetto delle indennità di funzione, dando seguito concreto alla mozione di indirizzo approvata – tra mille polemiche, prima della pausa estiva – dal consiglio comunale. Secondo la tabella A allegata alla delibera, le indennità sono queste: 4.131,66 euro al mese per il sindaco, 3.098,75 euro per il vicesindaco, 2.658,58 euro per gli assessori e il presidente del Consiglio (importi, naturalmente, lordi). Nei fatti la Giunta ha accettato, secondo l’indirizzo del Consiglio appunto, di anticipare gli effetti giuridici dell’adeguamento alla normativa nazionale in materia di indennità di funzione degli amministratori locali (si tratta della legge del 26 giugno 2015). Il risparmio fra le previsioni dell’attuale normativa regionale e quella nazionale sarà vincolato ad un fondo, da costituire nel prossimo Bilancio di previsione, di un capitolo del titolo II, per opere pubbliche o manutenzioni straordinarie individuate dal Consiglio comunale.

La polemica su questa mozione di indirizzo poi approvata dal Consiglio comunale nella prima metà di luglio, era andata avanti per quasi un mese e si era trasformata da una polemica tra chi voleva e chi no realizzare questa riduzione a una polemica tra chi si sarebbe dovuto prendere il merito di averla portata avanti. Era stata in un primo momento l’opposizione – a cominciare dal consigliere di Sel Vito D’Antona, che per questo si era preso gli strali della maggioranza, spinti al punto da diventare giudizi di merito sul reddito personale – a proporre la riduzione anticipata del 20% delle indennità. La maggioranza, alla fine, l’ha emendata proponendo l’istituzione di un fondo per finanziare coi risparmi delle piccole opere pubbliche: “Abbiamo messo a punto – hanno commentato subito dopo i consiglieri abbatiani – una soluzione migliorativa rispetto alla proposta dell’opposizione”. “I consiglieri di maggioranza, tentando di attribuirsi il merito dell’iniziativa, hanno ancora una volta perso l’occasione di dimostrare di essere classe dirigente”, aveva replicato D’Antona: “Se oggi il Consiglio Comunale di Modica può essere annoverato tra i primi comuni ad avere ridotto i compensi degli amministratori, ciò non può essere certamente attribuito alla piena convinzione dei consiglieri di maggioranza, i quali, viceversa, hanno dato la sensazione di avere subìto l’iniziativa dell’opposizione e la pressione dell’opinione pubblica”.

Nel frattempo, però, c’è da approvare il Bilancio di previsione 2015 e il Comune di Modica rischia di arrivare senza nemmeno un atto finanziario approvato: né il conto consuntivo 2014, per il quale è già arrivato il commissario regionale, né il preventivo 2015 sono ancora passati nemmeno dall’approvazione della Giunta.

[Fonte La Sicilia]