Nel corso dell’estate – secondo quanto riferito dai militari dell’Arma – diversi turisti avevano alloggiato nel residence in questione lamentando la pulizia delle camere, alcuni addirittura se ne erano andati o avevano persino richiesto l’intervento sul posto dei carabinieri che, in un paio d’occasioni, s’erano trovati i turisti al cancello con le valigie in mano.
Una famiglia di svizzeri e un’altra di francesi hanno addirittura presentato degli esposti alla Stazione di Marina e al Nas.
I carabinieri quindi hanno pianificato un accesso ispettivo alla struttura e si sono resi conto che rispetto all’ultimo controllo svolto circa un anno e mezzo fa, la struttura non era più un affittacamere ma aveva aumentato il numero delle stesse diventando di fatto un bed & breakfast ma senza la licenza di pubblica sicurezza, quindi in violazione dell’articolo 86 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
I militari si sono anche accorti che molte delle camere successivamente aggiunte non apparivano a norma con le disposizioni sull’edilizia. Hanno quindi approfondito la situazione presso l’ufficio tecnico del comune di Ragusa scoprendo che tali stanze erano state aggiunte senza autorizzazione del comune e quindi senza agibilità.
Immediata è scattata la segnalazione al sindaco che, in qualità di autorità sanitaria del comune, ha disposto l’immediata chiusura della struttura. Chiusura subito eseguita dai carabinieri con l’intimazione a non proseguire nell’attività ricettiva abusiva.
I militari del Nas di Ragusa hanno quindi informato tutti gli uffici comunali competenti, la Polizia municipale, nonché la Guardia di finanza di Ragusa per la valutazione di eventuali altre violazioni di legge di rispettiva competenza.
Ora i carabinieri della stazione di Marina di Ragusa dovranno vigilare affinché il gestore della struttura, un 47enne ragusano, non prosegua nell’attività, in caso contrario si potrebbe addirittura arrivare al sequestro dell’immobile.