Il consiglio comunale di Acate potrebbe rimanere in carica. La bocciatura del conto consuntivo, avvenuta nella serata di lunedì, non sarebbe l’ultima parola della consiliatura del Comune di Acate. Il commissario ad acta convocato dalla Regione aveva fissato per il 13 ottobre la data entro cui il consiglio doveva esprimersi.
Questo vuol dire che, fino a quella data, il consiglio avrebbe il tempo di riesaminare l’atto e di votarlo, questa volta favorevolmente. Ovviamente, però, dovrebbe essere un atto con delle modifiche, proposto dalla giunta.
Se non avverrà nulla di tutto ciò, ci sarà prima un decreto di sospensione della civica assise e poi di scioglimento definitivo.
In quel caso il sindaco Raffo rimarrebbe in carica fino a fine consiliatura, mentre il consiglio sarebbe sostituito da un commissario.
La bocciatura dell’atto, col movimento 5 stelle determinato a ‘mandare a casa’ il sindaco, viene letta in modo assai diverso in città.
Gli attivisti grillini ripetono: “A questo punto le dimissioni di Raffo sarebbero l’unica cosa buona per cui farsi ricordare”.
Raffo non ci pensa nemmeno e ribadisce: “I consiglieri si assumano la responsabilità di quello che hanno fatto, perché noi abbiamo fatto il nostro dovere e in tempo, nonostante si tratti di bilanci lacrime e sangue che fanno emergere la pesante eredità finanziaria con cui stiamo facendo i conti”.