La mancata adesione del Comune di Ragusa al ricorso sulle trivellazioni in mare per la realizzazione della ‘Vega B’ aveva sollevato un vespaio di polemiche. In realtà fuoco più o meno amico, perché ad attaccare, oltre a Legambiente, era stato anche il gruppo di 5 stelle ‘dissidenti’.
Proprio quel gruppo, “Ragusa Attiva 5 stelle”, qualche giorno dopo l’affondo di Legambiente Ragusa, scriveva, “Il mancato ricorso al Tar, avverso alla piattaforma petrolifera Vega B a largo di Marina di Ragusa, ed il rilascio della concessione edilizia per le trivellazioni lungo il fiume Irminio, sono entrambi delle azioni che si pongono contro i principi basilari del Movimento 5 Stelle”.
Ma perché il Comune non aveva aderito a quel ricorso? Se lo sono chiesti gli stessi amministratori che hanno avviato una ‘ricerca’. Non c’è voluta una trivella, per ‘scavare’ negli archivi del protocollo: nessuna comunicazione ufficiale, spiegano in Comune, era stata presentata a Palazzo di Città da parte di chi si è ‘intestato’ la battaglia. Su questo, assicurano gli amministratori, non c’è dubbio.
Di conseguenza, dunque, non sapendo nemmeno di un ricorso al Tar, argomentano sempre in Comune, non era possibile partecipare, come invece hanno fatto altri comuni. E così, saputo nei fatti dalla stampa dopo le note di Legambiente e “Ragusa attiva 5 stelle”, l’amministrazione ha chiesto al proprio ufficio legale di contattare quello dell’associazione ambientalista.
I termini per partecipare, ad adiuvandum, così si dice in gergo tecnico, ci sono. E verrà quindi approvata la delibera per autorizzare il sindaco a parteciparvi.
Stessa cosa ha fatto anche Vittoria. La Giunta municipale ha autorizzato il primo cittadino a nominare l’avvocato Angela Bruno, dirigente dell’Avvocatura comunale, e l’avvocato Carmelo Giurdanella. Quest’ultimo, vista la tematica del ricorso, collaborerà a titolo gratuito.