Maxi sequestro di beni a un Corleonese. Sigilli anche a un’azienda di Vittoria

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Maxi sequestro di beni a un Corleonese

C’è anche una cooperativa agricola di Vittoria, tra i beni sequestrati, ai fini della confisca, a un uomo di Corleone, coinvolto l’anno scorso nell’operazione “Cala Spa”.

L’azienda di Vittoria opera nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti per l’agricoltura. Tale sequestro è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa, che hanno notificato il provvedimento presso la locale Camera di Commercio dove l’azienda risulta iscritta, mentre la sede legale è risultata essere ubicata in una palazzina di Vittoria. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare per quale motivo la società, riconducibile a un soggetto originario della provincia di Palermo, avesse la sua sede legale a Vittoria.

L’operazione complessiva è stata portata a termine da Carabinieri e Guardia di Finanza di Palermo. Il sequestro di beni per un valore complessivo di 2,1 milioni di euro è stato effettuato in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di prevenzione su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Nell’ambito dell’ordinanza, spiegano le forze dell’ordine, emergeva la figura del Corleonese “come persona ricoprente un ruolo centrale nell’ambito associativo finalizzato a commettere una serie di delitti contro il patrimonio, e in particolare truffe, accesso abusivo a sistemi informatici, furto aggravato, riciclaggio ed altri reati contro la fede pubblica, con l’aggravante di aver organizzato il gruppo criminoso”.

La complessa attività investigativa, svolta attraverso minuziosi accertamenti patrimoniali sui beni sospettati di essere nella effettiva disponibilità dell’uomo, ha consentito di individuare un ingente patrimonio illecitamente accumulato in diversi anni di attività.

Aziende operanti nel territorio di Palermo, Caltanissetta, Milano, Roma, Calatafimi e Vittoria, quote societarie e conti correnti sono stati passati al setaccio dagli investigatori e, alla luce della evidente sproporzione tra il loro valore e i redditi dichiarati, sottoposti a sequestro.