Modica, la giunta Abbate si aggrappa all’ottimismo: “Il piano è realizzabile”

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Immagine di repertorio

Il riordino di gran parte della situazione debitoria, l’individuazione precisa degli ultimi debiti fuori bilancio da riconoscere, ma soprattutto – sul fronte delle entrate – l’avvio delle riscossioni coattive dopo il periodo concesso per le maxi rateizzazioni: mettendo in ordine tutti questi punti, secondo l’Amministrazione comunale “il Piano di riequilibrio è realizzabile”, come sindaco e assessore al bilancio hanno tentato di dimostrare alla Corte dei Conti con la loro relazione depositata lunedì mattina, anche se – a detta loro – il vero banco di prova delle nuove misure adottate in questi anni sarà il 2016.

Conclusioni diverse e distanti da quelle contenute nella relazione contestualmente trasmessa dal Collegio dei Revisori, secondo cui invece “necessariamente dovrà riformularsi una modifica del Piano in esame basata essenzialmente sulle disponibilità di cassa di cui l’Ente potrà effettivamente disporre annualmente”: una sorta di “sentenza”, questa, su cui l’assessore al Bilancio ha annunciato di voler fare i propri approfondimenti e le proprie considerazioni.

Ma andando al dettaglio analitico di ciò che l’Amministrazione ha scritto in risposta ai quesiti della Corte, contando di arrivare ad ottenere l’approvazione definitiva del Piano di riequilibrio e di evitare così per sempre il rischio del dissesto, le conclusioni dell’amministrazione puntano molto sulle possibilità di realizzare veramente un incremento delle entrate dalla lotta all’evasione, ora che si sta procedendo alla riscossione coattiva.

Proprio questa estate, infatti, la Giunta ha approvato una delibera contenete un accordo con il “Centro servizi territoriale CST Messenia”, costituito dall’Assessorato regionale all’Economia per supportare i Comuni con servizi utili ad accelerare le procedure di riscossione. Nel frattempo questa operazione sarà esternalizzata e affidata alla società “Studi e servizi alle imprese srl”, che si è aggiudicata la procedura a evidenza pubblica.

“Tutto questo – hanno scritto gli amministratori nelle loro conclusioni – assume particolare rilevanza atteso che sarà presente un soggetto specializzato nel recupero delle somme non pagate da parte dei cittadini. Il supporto di tale soggetto con risorse umane, strumentali e know how costituisce uno strumento essenziale, da definire anche quale deterrente, per ridurre la massa attiva attraverso la riscossione ovvero la presa d’atto della inesigibilità del credito.

Le procedure adottate (rateizzazione e recupero) troveranno piena esplicazione degli effetti dal 2016, che costituirà il vero banco di prova al fine di valutare compiutamente l’esigibilità e la tempistica di recupero dei crediti del Comune”.

[Fonte La Sicilia]