Per ben 174 studenti disabili della provincia di Ragusa il suono della campanella non segnerà, probabilmente, l’inizio delle lezioni. Il motivo? A scuola non ci potranno andare, perchè l’ex Provincia, oggi Libero Consorzio, non garantirà il servizio, obbligatorio per legge, di trasporto.
La denuncia viene dal coordinamento Pro Diritti H e dall’Anffas. Rappresentano le famiglie degli studenti con disabilità delle scuole superiori. La notizia è stata comunicata alle associazioni dai responsabili del Libero Consorzio. E, ciò che risulta ancora più grave, è il fatto che non verrà garantita l’assistenza scolastica, fondamentale per la frequenza delle lezioni.
“Per ben 174 studenti disabili delle scuole secondarie di secondo grado – scrivono in una nota le due associazioni -, si consumerà la violazione del diritto costituzionale allo studio, come ribadito dall’art. 24 della Convenzione Onu. Non si comprende perchè, esigenze di bilancio, mancate tempestive approvazioni dello stesso rispetto all’avvio dell’anno scolastico e la duratura precarietà organizzativa degli Enti Provinciali trovano sempre il sopravvento su diritti fondamentali dell’uomo. Come associazioni da diversi mesi siamo impegnate anche in momenti istituzionali finalizzati a evitare ciò che, purtroppo, è accaduto già in precedenti anni scolastici. Tuteliamo tutti il diritto allo studio di tutti. Gli alunni con disabilità vogliono iniziare la scuola insieme con tutti gli altri e l’intento delle associazioni è anche quello di coinvolgere e sensibilizzare tutte le famiglie, gli studenti, i dirigenti e gli insegnanti a condividere e promuovere la corretta mentalità inclusiva, dove i diritti devono essere uguali per tutti”.
Lunedì mattina le famiglie manifesteranno “con una speciale modalità, fondata sul principio di uguaglianza, la lesione del diritto allo studio e auspichiamo la solidarietà e il sostegno fattivo di tutti”. Le famiglie ed i giovani disabili protesteranno dinanzi le proprie scuole.
Ecco alcuni degli istituti in cui, all’apertura delle scuole, si terranno manifestazioni di protesta e in cui le mamme affiggeranno i volantini con la scritta “Io voglio andare a scuola, è un mio diritto e mi piace tanto ma non posso perché non ho il servizio di trasporto e non ho l’assistenza”: Itis Ferraris (Ragusa), Ipsia (Ragusa), Geometri (Ragusa), Grimaldi (Modica), Marconi (Vittoria), Carducci (Comiso), Ragioneria (Modica). L’obiettivo è quello di coinvolgere tutti, anche gli altri studenti e i loro genitori. La ‘battaglia’ per il rispetto di un diritto sancito dalle leggi e soprattutto dal comune senso di giustizia.