Prima la questione finanziaria, con la presa d’atto delle criticità segnalate dal Ministero dell’Interno sul riequilibrio e la conseguente necessità di aumentare al massimo le aliquote di tutte le imposte, ora anche la questione della gestione amministrativa per quanto riguarda il funzionamento della macchina comunale: i tre commissari che dallo scorso 5 maggio amministrano con i poteri di Giunta e Consiglio il Comune di Scicli, Tania Giallongo, Antonietta D’Aquino e Gaetano D’Erba, stanno mettendo mano una ad una alle prevalenti problematiche dell’ente.
Nei giorni scorsi la triade ha anche provveduto alla nomina, che sarà effettiva da oggi, di un esperto per le problematiche relative alle materie giuridiche, amministrative, tributarie e organizzative: si tratta di Giuseppe Stefio, originario di Carlentini, che svolgerà questo ruolo per un periodo di tempo limitato, con un compenso di 8 mila euro.
La necessità prevalente è quella di razionalizzare la pianta organica, a cominciare dalle posizioni apicali, sia per una questione di spesa, sia per rendere più efficiente il lavoro degli uffici e più veloci i tempi di risposta ai cittadini.
L’aspetto che riguarda la gestione finanziaria, comunque, resta il più delicato, tanto più che entro il 30 settembre c’è da mettere mano al bilancio di previsione 2015. Come si ricorderà, lo scorso mese di luglio, i commissari avevano avuto modo di incontrare a Roma la Commissione Straordinaria presso la Direzione centrale della Finanza locale del Ministero dell’Interno e in quella sede erano emersi chiaramente tutti gli aspetti problematici del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale approvato dal Consiglio comunale il 13 dicembre 2014 (ed era già il secondo, dato che il primo era stato bocciato dalla Corte dei Conti): criticità individuate prevalentemente nei tempi troppo brevi per la previsione del riequilibrio e nella mancata erogazione dell’anticipazione di liquidità da parte della Cassa Depositi e Prestiti, che sarebbe stata finalizzata alla copertura dei debiti fuori bilancio riconosciuti.
Già allora la Commissione aveva annunciato – e in questa direzione sta lavorando – che sulla scorta delle indicazioni fornite riteneva opportuno rimodulare ulteriormente il Piano di riequilibrio e, nel contempo, al fine di garantire condizioni di stabilità finanziaria all’ente, attivare le misure tipiche di un ente strutturalmente deficitario, contenendo sostanzialmente le spese a quelle obbligatorie.
Dentro questo percorso sta anche il lavoro che i commissari stanno conducendo per il recupero dei crediti dai Comuni del comprensorio che negli anni passati hanno utilizzato la discarica di San Biagio: proprio nei giorni scorsi hanno sottoscritto la transazione con il Comune di Modica, nella quale hanno rinunciato a 4 milioni di euro di interessi pur di assicurare all’ente l’introito dei 5,6 milioni di sorte capitale, e ora toccherà a Ispica e Pozzallo.
[Fonte La Sicilia]