Un convegno sulla figura del grande pittore seicentesco Mattia Preti nell’Auditorium “Pietro Floridia” e la inaugurazione della mostra nell’attiguo ex Convento del Carmine.
L’evento, promosso dalla Soprintendenza di Ragusa, dal Comune di Modica, dall’Ente Liceo Convitto, con il patrocinio dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e alla Identità siciliana e sostenuta da numerosi sponsor, pubblici e privati, conterà su otto opere e sei disegni, provenienti da collezioni pubbliche e private, (in allegato l’elenco dei quadri esposti). La mostra, che si inaugura sabato alle 18, rimarrà aperta sino a sabato 31 ottobre. L’ingresso ha un costo di tre euro.
L’appuntamento culturale è stato presentato a Palazzo San Domenico. “Modica è stata la sede giusta per fare questa mostra – ha detto la soprintendente Rosalba Panvini – perché qui è stata ben accolta, trovando adesioni di istituzioni pubbliche e private, la possibilità di realizzare questa iniziativa su un’artista tra i più significativi del seicento e capace di rielaborare in modo quasi unico le tecniche dei grandi maestri del suo tempo. Un grande artista non ha bisogno di luoghi ben individuati per essere conosciuto o apprezzato. L’importante è esserci. Sento il dovere di ringraziare quanti, enti pubblici e privati, hanno dato il loro sentito contributo per la realizzazione di questa iniziativa e lo staff formato da funzionari della soprintendenza e del Comune che si sono spesi per concretizzare quest’iniziativa”.
Mattia Preti nativo di Taverna, provincia di Catanzaro, (1613 e deceduto a Malta 1699), trascorse tutta la sua vita in giro per l’Italia e l’Europa sempre alla ricerca della perfezione del tratto artistico. Conobbe molti rinomati artisti: il Veronese, il Guercino, Annibale Caracci e Rubens. Da tutti apprese qualche segreto dell’arte. Mattia Preti è definito il Cavaliere Calabrese perché nato in Calabria e fatto cavaliere da papa Urbano VIII durante la sua attività a Roma. Attivo in Italia e a Malta, fu uno dei più importanti esponenti della pittura napoletana.