La Squadra Mobile di Ragusa ha tratto in arresto 5 tunisini di età compresa tra i 20 e i 40 anni in quanto, in concorso tra loro, sono stati colti in flagranza nel reato di detenzione di sostanza stupefacente del tipo hashish ai fini dello spaccio. I fatti si sono verificati a Punta Braccetto, zona balneare nella quale diverse persone avevano lanciato l’allarme, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine, per la presenza di diversi extracomunitari sorpresi a spacciare durante le ore pomeridiane a giovani clienti italiani.
Con grandissimi senso civico, residenti e villeggianti hanno messo a disposizione della Polizia le loro case e segnalato minuziosamente il modus operandi degli spacciatori e le abitudini degli acquirenti.
I poliziotti, accertata in poco tempo la fondatezza delle denunce, hanno allora deciso, anche nelle ore in cui erano liberi dal servizio, di fingersi bagnanti proprio nel tratto di spiaggia segnalato, filmando quanto di illecito gli spacciatori commettevano, anche con la collaborazione della Polizia Scientifica appostata sul tetto delle abitazioni, ed appuntando i numeri di targa degli acquirenti. Gli agenti non hanno utilizzato radio per comunicare, ma i propri telefoni cellulari, così da non destare sospetti. Via whatsapp ognuno dei poliziotti ha inviato per giorni, in un apposito gruppo, targhe e foto dei sospettati, così che tutti potessero condividere le informazioni.
Infine, ieri pomeriggio, il blitz, ovviamente in costume da bagno e infradito. Erano le 16 circa, quando i giovani clienti hanno cominciato ad arrivare, con auto e scooter. Il gruppo di spacciatori era molto ben organizzato; il capo stava all’interno di una grotta, una piccola insenatura della meravigliosa “rocca dei tramonti”, e teneva i soldi tra le rocce. Poi c’erano quelli che prendevano le “ordinazioni” dai clienti, che si fermavano in auto, domandavano qualità e quantità, pagavano e andavano via. Un altro complice contattava telefonicamente chi deteneva l’hashish, dopo pochi secondi veniva fuori un altro tunisino che si avvicinava proprio dove era stata fatta l’ordinazione; ripassava il “cliente” e veniva consegnata la droga.
I poliziotti, dopo un’ora di osservazione e raccolta di prove, hanno fatto scattare i controlli degli acquirenti, trovando e sequestrando diverse dosi di hashish e contestando la sanzione amministrativa. Quindi, si sono presentati davanti agli spacciatori, che non hanno avuto neanche il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo.
Solo uno dei 5 ha tentato la fuga via mare, dopo aver gettato in acqua diverse dosi, ma è stato bloccato e condotto sulla battigia. Tutti e cinque, alla fine, sono stati tutti catturati e condotti negli uffici della Questura di Ragusa, dove la Polizia Scientifica ha proceduto al loro foto segnalamento. Dai riscontri in banca dati, è risultato che, sotto diversi alias, i soggetti fermati erano tutti pregiudicati per reati specifici in materia di stupefacenti e sono stati rinchiusi nel carcere di c.da Pendente. L’Autorità Giudiziaria ha già dato il nulla osta per la loro espulsione, una volta espiata la pena.
Gli Ufficiali ed agenti di Polizia, subito dopo il blitz, hanno proceduto alla perquisizione personale degli arrestati e dei luoghi dove erano stati fermati, in particolar modo la grotta nella quale custodivano denaro e droga scoprendo che i soldi venivano infilati in alcune piccole fessure naturali della roccia, e lo stesso veniva fatto con la droga. I 5 spacciatori erano anche molto attenti a non detenere grosse quantità, per evitare guai, meglio poche dosi e di piccolo taglio.
Lo stupefacente è stato inviato ai laboratori specializzati mentre in Questura, i giovani acquirenti sono stati interrogati e segnalati e saranno inseriti in un programma di recupero per tossicodipendenti, e a due di loro sono state ritirate le patenti di guida.