Ragusa dà il benservito a Equitalia. Il Comune gestirà in maniera diretta la riscossione coattiva tramite ingiunzione fiscale delle entrate non riscosse.
Lo ha deciso la giunta municipale con un apposito atto d’indirizzo dato al dirigente del settore Tributi. Dovrà individuare a chi affidare il servizio di gestione delle fasi di riscossione coattiva, dell’emissione dell’ordinanza ingiunzione fino alla fase esecutiva. Questo perché gli uffici di Palazzo dell’Aquila hanno a disposizione i sistemi informatici per la gestione del servizio, ma non il personale qualificato per la riscossione.
Perché la scelta di chiudere il rapporto con Equitalia? Lo spiegano gli stessi assessori e il sindaco che hanno votato la delibera. Parlano di risultati “complessivamente lenti e insufficienti”.
E poi illustrano i vantaggi di questa scelta: ”La gestione diretta del servizio di recupero crediti patrimoniali, di tributi e di sanzioni amministrative, è determinata dalla necessità di giungere in tempi certi e rapidi all’attuazione dell’azione di recupero anche in presenza di una mobilità più accentuata, rispetto al passato, dei soggetti debitori”.
Inoltre garantirebbe “i necessari flussi di cassa e il rispetto della veridicità delle previsioni di competenza”.
Trattandosi di una fase sperimentale, la giunta dà 18 mesi di tempo per verificare come funzionerà il nuovo servizio.