Allarme povertà. Al Comune di Ragusa in 374 nella graduatoria per l’assegno civico

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Povertà in aumento

Sui Tg nazionali si sente sempre più spesso dire che la crisi sta passando, nonostante il ‘balletto’ di cifre su disoccupazione, dati sui consumi, sulle assunzioni e sui fallimenti. Un ‘mare’ di cifre che fotografa una situazione di profonda difficoltà diffusa.

Non è un report Istat né una rilevazione di un Istituto di ricerca, ma è pur sempre un dato importante quello relativo alle persone, single o nuclei familiari, che bussano alla porta del Comune di Ragusa per chiedere un aiuto. Un segno chiaro che la povertà è un fatto che investe in modo prepotente anche le nostre città. L’amministrazione aveva attivato gli assegni civici per persone in stato di bisogno. Era previsto che si facesse una graduatoria da aggiornare.

Il 30 aprile è stata aggiornata e, passati i due mesi per i possibili ‘ricorsi’, è stata pubblicata.

Il risultato? Chi chiede un aiuto è in aumento di circa il trenta per cento. Sono state, infatti, 104 le nuove richieste di sostegno da parte di persona in difficoltà. Per 83 casi gli uffici comunali ha appurato che si tratta di una richiesta corrispondente al vero: vanno inseriti nella graduatoria. Ventuno, invece, non hanno i requisiti.

Sale così a 374 le persone che attingono all’assegno civico. Ovviamente la spartizione delle risorse è sempre legata alle disponibilità di bilancio. Quello del 2015 non è stato ancora esitato dalla giunta, e non si sa – quindi – se le somme a disposizione per questi interventi saranno confermate o meno rispetto all’anno precedente.

A livello regionale c’è un’apertura sulla questione del reddito di cittadinanza, sostenuto da tempo dal Movimento 5 stelle. Che adesso dirama una nota.

Meglio tardi che mai. Finalmente anche Crocetta – si legge nel documento dei 5 stelle siciliani – si è accorto della validità della nostra proposta relativa al reddito di cittadinanza, tanto da metterla tra le cose da fare a settembre. Bene, non è importante chi faccia le cose. E’ importante che le cose buone si facciano. Non denigreremo ora il progetto – dicono i deputati – solo perché il governo si accorge che è buono. Non faremo come hanno fatto Crocetta e gli assessori per la trazzera, dipingendola come un girone infernale, salvo poi scoprire che quell’opera voleva farla l’assessorato Infrastrutture. La filosofia della volpe e l’uva, evidentemente tanto cara al nostro esecutivo, non appartiene al Movimento 5 stelle. Anzi, a Crocetta, per il bene della Sicilia, vogliamo facilitare addirittura il compito. Non si affanni a predisporre un disegno di legge, c’è già da tempo in quinta commissione all’Ars. Porta la nostra firma”.