Non è di certo colpa del caldo, perché le temperature sono scese da qualche giorno in modo repentino. Sarà forse per le troppe responsabilità, per la spending review che continua ad abbattersi sugli enti locali. Fatto sta che tra i primi cittadini della provincia sembra che il pomo della discordia si moltiplichi come funghi.
Ragusa e Modica. La questione sul Tribunale si riaccende. In mattinata una nota del primo cittadino di Modica. Ignazio Abbate scrive al proprio collega del capoluogo: “Se non riuscite a occuparvi della gestione del Tribunale, ci pensiamo noi”.
Ecco la nota di Palazzo San Domenico
“Prendiamo – scrive Abbate – atto della nota relativa alla richiesta del mantenimento dell’archivio dell’ex Tribunale di Modica nei locali dell’ex Palazzo di Giustizia – ha dichiarato il Sindaco Abbate – ma non ne comprendiamo la motivazione addotta dal comune di Ragusa, Ente Capoluogo, che ha comunicato di non essere nelle condizioni di potersi sobbarcare le spese preventivate per il trasloco. Mi dispiace dovermi opporre a questa richiesta, soprattutto perché la motivazione, mi sembra più un voler scaricare su altri la vicenda.
Sentire che il Comune di Ragusa non è nelle condizioni di affrontare la spesa, è davvero un affronto alla mia intelligenza e a quella di un’intera comunità. Sappiamo tutti che il Comune di Ragusa è l’unico Ente nell’ex Provincia di Ragusa a introitare parecchi milioni di Euro provenienti dalle Royalties, quindi non mi si dica che non può accollarsi le spese per il trasloco.
Bisogna essere chiari, sulla questione del Tribunale, è stato trasferito a Ragusa e allora ritengo che il Comune di Ragusa si debba rimboccare le maniche e prendersi le sue responsabilità, come dire onori e oneri.
Dico basta, a questa vicenda, se non si è nelle condizioni di poter gestire gli uffici Giudiziari, si abbia il coraggio di dirlo chiaro, noi siamo disponibili a mettere a disposizione l’intera struttura. Ci basta solo che il Comune di Ragusa ci chieda la disponibilità e noi saremo pronti a ospitare tutti gli uffici del Tribunale. Anche perché – continua il Sindaco – mi sembra davvero uno spreco avere un edificio costato ben 11 milioni di euro e tenerlo chiuso o solo in parte utilizzato per l’archivio del Tribunale.
Se il Comune di Ragusa ha bisogno dei locali per poter ospitare, in una struttura che abbia tutti i requisiti di legge, il Tribunale, lo dica e noi saremo pronti ad ospitare l’intero Tribunale. Se è vero – continua il Sindaco – che la politica che sta adottando il governo nazionale contro gli sprechi che negli anni si sono consumati, allora questa potrebbe essere un’opportunità e soprattutto una dimostrazione che alle parole bisogna rispondere con i fatti”.
Per il Comune di Ragusa replica l’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore Corallo.
“Leggendo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, in merito alla richiesta di differimento del trasloco dell’archivio meccanizzato dell’ex Tribunale di Modica, non si può che rilevarne la finalità prettamente strumentale sulla scia dell’annosa questione della soppressione del Tribunale di Modica.
Il sindaco Abbate, infatti, ben sa che il trasferimento degli uffici e delle aule giudiziarie è già in itinere, così come gli altri interventi urgenti. Ad esempio – prosegue l’assessore Corallo – sono già stati trasferiti gli uffici dei giudici di pace di Comiso, Vittoria, Chiaramonte ed Ispica, risparmiando in tal modo il costo degli affitti dei locali. Attualmente sono in corso lavori per gli uffici ubicati al secondo piano di Palazzo Ina, che si concluderanno entro metà settembre, secondo quanto previsto dalla relativa normativa che il Comune di Ragusa sta rispettando con perizia ed impegno.
La richiesta di differimento ha, infatti, riguardato il solo trasferimento dell’archivio meccanizzato che occupa, va precisato, i soli locali posti al seminterrato del palazzo di Giustizia di Modica. Dispiace rilevare come il sindaco di Modica, a seguito di un tavolo di confronto istituzionale, svoltosi all’insegna della massima collaborazione tra le parti coinvolte, scelga la strada dei comunicati stampa, per rappresentare una posizione sulla quale gli altri soggetti interessati non hanno concordato. E questo tralasciando il fatto che i lavori per garantire la piena operatività del Tribunale sono monitorati da mesi e che il cronoprogramma fissato, nei tempi e nelle modalità, è stato deciso e concordato proprio durante le diverse riunioni tecniche svolte in questi mesi.
Sorge il dubbio che il sindaco Abbate non abbia seguito direttamente gli sviluppi. Va precisato, inoltre, come lo spostamento dell’archivio meccanizzato non è l’intervento prioritario che questa amministrazione intende eseguire nell’immediato, essendo in itinere altri interventi urgenti come la sistemazione degli uffici, delle aule giudiziarie e la messa in sicurezza di tutto il resto. Si è solo chiesto di procrastinare l’intervento di trasferimento dell’archivio meccanizzato, il cui costo per lo smontaggio, il trasloco, il rimontaggio e un idoneo riadattamento del locale che sarà destinato a tal scopo è molto esoso e complesso e può essere affrontato successivamente, entro i tempi che sono stati stabiliti dal Ministero. Come detto, l’unico componente a contestare questa posizione è stato il sindaco Abbate – conclude l’assessore Corallo – che non perde occasione per rimarcare la propria opposizione al trasferimento degli uffici giudiziari di Modica a Ragusa. Anche gli altri soggetti interessati, come già precisato, hanno condiviso le nostre motivazioni. Quindi alcun passo indietro da parte nostra, bensì rassicuriamo il sindaco Abbate sul fatto che l’amministrazione comunale ha lavorato e lavora per mantenere gli impegni assunti”.
I litigi, però, non sono solo nel solco dell’atavica ‘concorrenza’ tra Ragusa e il capoluogo. Anche Comiso ci mette del suo in questa ‘guerra’ tra primi cittadini con la questione dei parcheggi dei taxi all’aeroporto.
La nota, in questo caso, è diramata – a nome dei sindaci di Vittoria, Ragusa e Chiaramonte, da Palazzo Iacono.
Il vicesindaco di Vittoria, Filippo Cavallo, il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, e il sindaco di Chiaramonte Gulfi, Vito Fornaro, hanno inviato una nota al sindaco del Comune di Comiso, Filippo Spataro, nella quale annunciano che i comuni di Vittoria, Ragusa e Chiaramonte Gulfi, in polemica con la decisione di abbandonare il tavolo di concertazione sull’assegnazione degli stalli di sosta per i taxi all’aeroporto “Pio La Torre”, restituiscono le autorizzazioni per lo svolgimento del servizio taxi all’interno dello scalo.
“Il comune di Comiso – dichiarano Cavallo, Piccitto e Fornaro – ha abbandonato il tavolo di concertazione con i comuni di Vittoria, Ragusa e Chiaramonte e ha deciso di gestire gli stalli di sosta per i taxi all’aeroporto in modo unilaterale ed arbitrario. L’azione di restituzione è fatta congiuntamente dai tre Comuni, al fine di una maggiore tutela dei tassisti dei territori. Ancora una volta, l’amministrazione comunale di Comiso ha dimostrato di voler gestire in solitaria i servizi connessi all’aeroporto”.