Alla Polizia ha negato di avere acquistato hascisc, che invece è stata trovata allo spacciatore con il quale si era fermato a parlare anche se per pochi istanti. Ma non ha potuto far nulla contro i test tossicologici che hanno confermato la presenza di cannabinoidi nel suo sangue. E, dato sicuramente più sconcertante, in auto aveva il figlio di soli otto anni.
È accaduto in piazza Libertà, semi deserta in queste giornate di super caldo d’agosto. Tutto sotto gli occhi della Polizia che teneva d’occhio i due uomini, lo spacciatore di 27 anni e l’altro, il padre non certo irreprensibile, di 42. Entrambi sono volti noti alle Forze dell’Ordine.
Per il 27enne, trovato con 7,5 grammi di hascisc, è scattata la denuncia. Per quanto riguarda il 42enne, invece, non potrà guidare (una volta accertata la quantità di sostanza stupefacente presente nell’organismo) da 1 a 2 anni (la sanzione sarà definita dalle competenti Autorità) in quanto positivo agli stupefacenti. Considerato che il padre è andato insieme al figlio a comprare stupefacenti e che guidava in stato d’ebbrezza, la Squadra Mobile informerà i Servizi Sociali del Comune di Ragusa che seguiranno il piccolo durante la crescita stante l’esempio che ha in casa, scongiurando così ulteriori traumi come quello di essere portato in Questura unitamente al padre assuntore di stupefacenti.
Ovviamente al piccolo non è stato fatto capire nulla, i poliziotti lo hanno informato che si trattava di un problema di documenti scaduti in attesa del nonno che lo prendeva in consegna.