Aeroporto: è scontro tra Comiso e Ragusa. Il sindaco Piccitto ricorre al Tar

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Taxi aeroporto Comiso

Palazzo dell’Aquila a muso duro contro il Comune di Comiso per la vicenda della sosta all’aeroporto. Con delibera di giunta municipale adottata oggi, infatti, il sindaco Federico Piccitto è stato autorizzato a proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale di Catania per l’annullamento dell’ordinanza emessa dal Comune di Comiso, relativa alla disciplina provvisoria della circolazione veicolare nell’area della stazione aeroportuale casmenea, con particolare riferimento agli stalli di sosta riservati ai taxi, dando mandato all’avvocatura comunale di predisporre gli atti conseguenti.

Tra le motivazioni che hanno spinto il Comune capoluogo a proporre ricorso, in particolare, si evidenziano riserve sulla legittimità dell’ordinanza emessa dal Comune di Comiso, “che lede gli interessi di questo Comune – si legge nell’atto deliberativo – al quale è stato ingiustamente attribuito un solo stallo di sosta, riducendo così al minimo un servizio che porta benefici economici di varia natura alla città di Ragusa”.

“Sono rammaricato – afferma il primo cittadino – perché, attraverso un dialogo aperto prima dell’emissione dell’ordinanza in questione, o ancora rispondendo all’invito che, insieme con i sindaci di Vittoria e Chiaramonte Gulfi, avevo rivolto al sindaco di Comiso, Filippo Spataro, si sarebbe potuta risolvere tale questione all’insegna della collaborazione e del sereno rapporto istituzionale tra realtà che operano nello stesso territorio. Evidentemente, il sindaco Spataro ha deciso in maniera diversa, ed a questo punto l’amministrazione comunale che rappresento si è vista costretta a far valere le proprie ragioni, e quelle della comunità ragusana, in sede giudiziaria.

L’immagine del territorio, sicuramente, non ne esce rafforzata, per questo invito ancora una volta il sindaco Spataro a fare un passo indietro e riattivare, finalmente, un atteggiamento di collaborazione tra tutti gli enti coinvolti che da sempre, peraltro, caratterizza la realtà iblea”.