Temperature torride al consiglio comunale di Ragusa. In un suo intervento in merito alla spiaggia di Santa Barbara/Punta di Mola, Giorgio Mirabella consigliere di FI, entra maggiormente nel merito del problema.
Secondo Mirabella:
Il sindaco è il primo responsabile per l’ incolumità e la sicurezza dei ragusani. Con comunicato 590 l’amministrazione Piccitto comunica ai ragusani che le spiagge di Ragusa partono dalla Mancina, lungomare vecchio, fino alla fine del lungomare Andrea Doria. Con ordinanza 890 il sindaco esclude Santa Barbara dalle spiagge di Ragusa. Oggi leggo sulla stampa che l’assessore Corallo dichiara che ci vogliono fondi per Punta di Mola. Vale la pena di ricordare che è stato bocciato un odg che prevedeva il ripristino di questo arenile? Che subito dopo anche su un sollecito del Presidente del Consiglio quest’amministrazione ha emanato una ordinanza che prevedeva uno studio geologico? Che fine ha fatto? Adesso mi chiedo e chiedo al sindaco che deve essere fatta una ordinanza per interdire la balneazione in quella spiaggia perché è pericolosa. La mia non è una semplice comunicazione ma un consiglio che do al sindaco perché prima o poi qualcuno si farà male. Poi mi chiedo perché sistemare la doccia in quella spiaggia se spiaggia non è. Si poteva intervenire in tempo entro maggio così come avevano richiesto i residenti. Oggi è troppo tardi.”
Mirabella ha anche dichiarato al nostro giornale:
Se la memoria non mi inganna, proprio qualche settimana fa, a Comiso, lo stesso M5S che vanta un sindaco a Ragusa, ha fatto presente al primo cittadino casmeneo, in una nota alla stampa, che il Sindaco assume, la posizione di committente, e tre presupposti costituiscono la sua fonte di responsabilità collegata ad una posizione di garanzia. Tali fonti di responsabilità sono la conoscenza del pericolo, l’evitabilità dell’evento lesivo, e l’omesso intervento di eliminazione del pericolo, trattandosi di reati omissivi impropri. A questo punto – ha spiegato Giorgio Mirabella – non capisco come mai il M5S adotti due pesi e due misure. Inoltre – ha concluso il consigliere di opposizione – reputo utile ascoltare tante testimonianze di alcuni residenti della zona in questione, che ricordano un’interdizione alla balneazione per pericolo di frana accompagnata dalla limitazione all’accesso, tramite nastri segnalatori. Su questo – ha concluso Mirabella – come gruppo FI, faremo le dovute ricerche perché per noi vale innanzitutto la sicurezza dei bagnanti.
Ci si consenta una perplessità. Stando a quanto dichiarato nel 2014 dall’assessore Corallo a questa testata giornalistica, gli interventi su arenili e zone adiacenti, non sono di competenza comunale, bensì demaniale. Questo è stato uno dei motivi per cui ad oggi, non è stata fatta alcuna scerbatura nella zona sovrastante agli scogli che va da Punta di Mola, al porto turistico di Marina di Ragusa. Quindi, alla luce di tali dichiarazioni, si possono allocare invece, docce comunali? Si possono cercare finanziamenti europei anti erosione degli arenili? Si possono rifare le panchine divelte che ricadono su terreno demaniale? Si possono tenere le pompe di sollevamento e rilancio fognario su terreno demaniale? Così, per curiosità.