Calata all’improvviso nell’arco di poche ore, la pista ciclabile di Marina di Ragusa ha sollevato, e continua a sollevare, non poche polemiche. Ma anche consensi.
Infatti, i punti di forza nel novero dei sostenitori sembrano essere plausibili. Innanzitutto la novità in una zona che vanta, oltre a numerosissimi residenti, una alta presenza turistica. Dare un segnale di civiltà a vantaggio di ciclisti e pedoni non è cosa che si è vista nei comuni della provincia di Ragusa. Inoltre , contestualmente, il comune di Ragusa sta provvedendo a disciplinare il traffico e la velocità, tramite segnaletica che indica espressamente quali sono i limiti da non superare nella zona. Anche il decoro urbano ha ricadute positive. Insomma, per i sostenitori la realizzazione di questa pista è stato l’incipit per fare un lavoro di ristrutturazione di tutta la zona balneare che va da Punta di Mola al porto di Marina. Per di più, in questi ultimi giorni, la notizia della pista si è allargata a macchia d’olio, tant’è che anche pedoni e ciclisti delle frazioni vicine, si dilettano a percorrere quel tratto di strada che, apparentemente, sembrerebbe essere messo in sicurezza.
L’assessore Salvatore Corallo ha garantito che ci saranno altri interventi per migliorare il tratto, ma nelle more, purtroppo, le criticità non mancano. Criticità che, per onestà di cronaca, vanno attribuite nella maggior parte di volte, all’indisciplina e alla maleducazione di alcuni automobilisti che decidono, in piena autonomia, di disattendere qualunque segnaletica e di non rispettare il codice stradale. Indisciplina anche da parte di alcuni ciclisti che forse si sono convinti di partecipare al “Tour de France” e quindi sfrecciano in gruppi e a velocità insostenibili tra pedoni, famiglie con bambini e altri ciclisti che invece fanno una semplice passeggiata su due ruote. Punto critico anche il mancato guadagno da parte di alcuni esercizi commerciali che insistono nella zona e che, con il traffico limitato ad una sola corsia e senza possibilità di parcheggio, stanno lamentando un calo vertiginoso delle vendite. Ancora più critica la situazione della viabilità interna alla frazione di Santa Barbara dove non è stata prevista alcuna misura di riorganizzazione della viabilità alla luce della pista ciclabile che, sicuramente, ha sconvolto tutto il flusso del traffico.
L’argomento, naturalmente, non si esaurirà nel breve volgere di qualche giorno poiché, dal primo di agosto il numero di residenti e affittuari aumenterà notevolmente. Aumenteranno anche i fruitori della pista. Si spera solo che non accadano incidenti a causa degli incivili.