Otite e mal d’orecchio, il picco è in estate: i consigli dell’ASP per la cura e la prevenzione

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Otite ASP

Alzi la mano chi, in estate, complici i ritmi di vita e le incursioni al mare, non ha mai sofferto di mal d’orecchio. E’ soprattutto durante il periodo più caldo dell’anno, infatti, che le otiti esterne mostrano un significativo aumento di incidenza, essendo un’infezione frequente nei climi caldo-umidi e poiché il nuoto predispone l’orecchio a questo problema, spesso chiamato “otite del nuotatore”.

Nella fase iniziale i sintomi sono il prurito e sensazione di fastidio e di orecchio chiuso, poi arrivano il dolore, che si irradia verso la mandibola e la tempia, e l’abbassamento della funzione uditiva dal lato colpito. Anche la semplice masticazione o il parlare possono accentuare il dolore.

Per fronteggiare questa piccola emergenza temporanea, l’ASP di Ragusa ha reso noti una serie di consigli per quanto riguarda il trattamento del malessere. Almeno per i primi giorni, vanno assunte sostanze analgesiche e ci si deve rivolgere ad uno specialista per effettuare una pulizia accurata del condotto uditivo. Questo dovrà essere poi mantenuto aperto e pulito mediante gocce otologiche, da applicare, di solito, 2-3 volte al giorno. Nelle forme più gravi, con febbre e tumefazione dei tessuti molli del condotto uditivo esterno, del padiglione auricolare e della zona periauricolare, è consigliato l’uso di antibiotici.

Infine, per quanto riguarda le recidive, l’ASP consiglia di stare attenti a tutte le possibili cause di traumatismi del condotto, lavando e asciugando bene le orecchie dopo ogni bagno o doccia e instillando alcune gocce di soluzione di acido borico al 2%.