E’ scontro tra i sindaci di Ragusa, Vittoria e Chiaramonte Gulfi, Federico Piccitto, Giuseppe Nicosia e Vito Fornaro, e il collega di Comiso, Filippo Spataro. Argomento della contestazione la regolamentazione degli spazi da destinare a Taxi ed NCC (noleggio con conducente) all’interno dell’Aeroporto Pio La Torre di Comiso.
I tre sindaci iblei criticano l’ordinanza sindacale n.45 del 1 luglio scorso definendola il frutto di una “decisione improvvisa, improvvida e unilaterale assunta dal Comune di Comiso” e aggiungendo che, dato che ogni decisione relativa allo scalo viene assunta solo da Spataro, non ha più senso parlare di “Aeroporto degli Iblei” bensì di “Aeroporto della Città di Comiso”
Ci sono stati diversi incontri, nei mesi scorsi, finalizzati proprio a regolamentare il settore taxi e NCC ma, dato che, alla fine, il comune di Comiso, ha optato per l’emanazione di tale ordinanza i tre sindaci si chiedono e dicono:
A cosa è servito, quindi, il coinvolgimento, se la decisione finale assunta non lascia spazio ad alcun confronto? A questo punto si può legittimamente ritenere che l’impossibilità di raggiungere un accordo condiviso tra tutti gli attori coinvolti faccia comodo al Comune di Comiso che, nelle more, decide a suo piacimento, calpestando così le esigenze di un intero territorio. Siamo in presenza di una decisione che, nei fatti, ha aperto una frattura profonda nello spirito di condivisione e collaborazione che, da sempre, abbiamo portato avanti nell’area iblea e che è stata assunta, oltre che senza una necessaria sintesi politica in grado di assicurare agli operatori di Ragusa, Vittoria e Chiaramonte Gulfi di poter svolgere il servizio liberamente, anche in contrasto con quanto previsto dal D.lgs n. 422/97, che disciplina i collegamenti taxi ed Ncc all’interno degli aeroporti. Per questo, essendo pubblicata tale ordinanza, ci attiveremo a tutela degli interessi delle città che amministriamo.
Toni senz’altro molto duri, che non potevano non ricevere una pronta replica da parte del sindaco Filippo Spataro. Il primo cittadino kasmeneo definisce la nota congiunta “del tutto fuori luogo, per forma e sostanza”. Queste le sue parole:
Citano la mia ordinanza del 1° luglio senza averla letta, temo. Nessuna interruzione di dialogo con alcuno, ma soltanto la necessità e l’urgenza di risolvere, in via provvisoria, nel pieno della stagione estiva e nel picco di arrivi e partenze all’aeroporto, ‘situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità e comportamenti che turbano gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici e la fruizione cui sono destinati’.
Per Spataro, in sostanza, l’ordinanza “serve a disciplinare, nell’interesse di tutti, una situazione non più sostenibile in termini di incolumità e sicurezza pubbliche, nelle more che la procedura di concertazione con i Comuni limitrofi di Ragusa, Vittoria e Chiaramonte Gulfi, mai interrotta, giunga a una conclusione condivisa”.
Una conclusione condivisa che finora non sarebbe stato possibile raggiungere, sempre secondo Spataro, “per il rifiuto da parte dei miei colleghi, per fare un solo esempio, del banale, logico e pacifico principio di reciprocità tra i tassisti di Comiso e quelli degli altri comuni. “Se c’è qualcuno a essere dispiaciuto – conclude il sindaco – quello sono io”.