Sì alla riorganizzazione del Corfilac, purché questa non abbia ripercussioni sui contratti di lavoro e purché non faccia in modo che l’aumento del capitolo di bilancio regionale destinato al Consorzio non resti lettera morta.
Lo hanno detto stamani Cgil, Cisl e Uil, in conferenza stampa insieme ai lavoratori della struttura consortile, che ormai da giorni sono in agitazione per la mancata erogazione degli stipendi e per i ritardi accumulati.
“Abbiamo incontrato il delegato al personale Giovanni Cosentini – ha spiegato Mario Dipasquale della Uil – che ci ha illustrato la volontà di procedere ad una riorganizzazione dell’ente. Noi possiamo fare parte del tavolo tecnico ma non dobbiamo perdere l’obiettivo principale che è quello di aumentare il fondo della regione, perché altrimenti qui corriamo il rischio di fare il gioco di chi vuole che il Corfilac vada, pian piano, a ridimensionarsi fino a scomparire del tutto”.
Proprio sul fondo regionale, Salvatore Terranova della Cgil ha aggiunto che “si tratta di una battaglia prioritaria, perché con un milione e mezzo di euro è possibile a stento soltanto pagare gli stipendi. Noi andremo all’incontro ma non saremo mai d’accordo, per esempio, che si possa pensare di operare la minima riduzione di orario di lavoro del personale”.
Lucia Corallo della Cisl ha ribadito che “bisogna che il consorzio vada avanti, e tra l’altro le esigenze che servono per garantire a questo ente di lavorare nella normalità necessitano minimo di due milioni di euro”.
Intanto, fino a quando non arriveranno notizie positive da Palermo sugli stipendi, i dipendenti hanno confermato lo sciopero nelle modalità già precedentemente comunicate.