Sequestrato il primo immobile a luci rosse a Ragusa: il proprietario era recidivo

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La Polizia di Stato, già mesi fa aveva avvisato il proprietario di un immobile in Via Schininà (C.A. di anni 47 di Ragusa) a seguito di un controllo effettuato e dell’allontanamento immediato delle prostitute che si trovavano all’interno.

La Squadra Mobile è stata informata dai residenti che nella stessa casa dove era già stato effettuato un intervento e precisamente in Via Schininà, era ricominciato il via vai di uomini.

Immediato il controllo da parte degli agenti della Sezione specializzata in criminalità straniera e prostituzione ed effettivamente veniva riscontrato quanto segnalato.

Predisposto il servizio, si appurava che all’interno vi erano due giovani sudamericane con regolare permesso di soggiorno rilasciato dalla Spagna.

Le donne asserivano di non aver mai ricevuto alcuna intimazione dal desistere dal proprietario dell’immobile e che si prostituivano liberamente senza alcuna costrizione.

Effettuati i dovuti accertamenti e considerato che il proprietario di casa era già stato diffidato formalmente proprio dagli stessi uomini della Squadra Mobile, si procedeva al sequestro dell’immobile.

La Procura della Repubblica di Ragusa, considerato quanto comunicato dalla Polizia di Stato ha convalidato il sequestro e disposto di procedere al sequestro preventivo così come convalidato dal G.I.P. Il provvedimento ha la finalità di evitare che il proprietario C.A. possa reiterare nel compiere il reato di favoreggiamento della prostituzione, affittando casa con lo scopo di percepirne un profitto.

Nel 2014 sono state chiuse ben 15 case, adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento.

Questa volta l’immobile resterà sequestrato fino a quando l’Autorità Giudiziaria non valuterà che l’immobile non sia più destinato a questa attività o diversamente potrà procedere anche alla confisca con la perdita della proprietà della casa da parte del proprietario.