I lavori di risistemazione e recupero della discarica in contrada Pozzo Bollente sarebbero dovuti iniziare stamane. A poche ore dall’apertura del cantiere, invece, due mezzi appena trasferiti dalla ditta appaltatrice sono stati dati alle fiamme.
Nella nota inviata dal Commissariato di P. S. Vittoria si parla di un chiaro segno intimidatorio, non essendoci dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio.
Ecco tutti i dettagli:
Le Volanti della Polizia di Stato alle 3.40 di stanotte dalla statale 115, dove si trovavano in pattugliamento, hanno visto una colonna di fumo levarsi dal centro di compostaggio (ex discarica di r.s.u.) di c.da Pozzo Bollente.
Arrivati sul posto, immediatamente, hanno trovato all’interno della recinzione una ruspa ed un escavatore cingolati con le fiamme che si levavano dalle rispettive cabine. C’era il custode dell’impianto che riferiva di essersi svegliato per un botto sentito e che si era accorto da poco di quanto accaduto.
I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme, ma i mezzi sono fuori uso.
Assieme alla Polizia Scientifica per i rilievi sono giunti i poliziotti del Commissariato di Vittoria e della Squadra Mobile di Ragusa per le indagini.I mezzi sono di proprietà di una ditta della provincia di Agrigento che ha ottenuto l’appalto per la risistemazione e recupero definitivo della discarica che ha già cessato la sua attività da qualche anno perché satura. Si tratta di un appalto per dei lavori del valore consistente, 850.000 euro circa. La ditta appaltatrice appena ieri mattina aveva trasferito i primi mezzi da Agrigento al sito di contrada Pozzo Bollente per iniziare i lavori stamane.
In meno di 24 ore è arrivato questo chiaro segno intimidatorio, non essendoci dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio. Le indagini sono state avviate immediatamente e sono in corso le audizioni dei titolari della ditta ed altre persone.