La Polizia di Stato esegue una misura cautelare a carico di uno stalker recidivo che continuava a perseguitare la ex compagna. Si tratta di un 41enne di Comiso che, nonostante il divieto di avvicinamento alla donna applicato nel mese di ottobre 2014, continuava a minacciarla con la sua presenza, recandosi a Ragusa sotto casa, nei luoghi di lavoro e dove abitualmente svolgeva le proprie attività quotidiane.
Tutti i dettagli nel comunicato diffuso dalla Polizia di Stato di Ragusa:
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha notificato l’ennesimo provvedimento restrittivo della libertà di movimento ad un 41enne di Comiso in quanto non rispettava il divieto di avvicinamento alla sua ex, vittima del reato di stalking.
Il divieto di avvicinamento non è bastato per tutelare la donna vittima del reato di stalking, difatti l’uomo, nonostante l’applicazione della misura cautelare applicata nel mese di ottobre dello scorso anno, in più occasioni ha violato tale prescrizione e si recava a Ragusa sotto casa, poi nei luoghi di lavoro e dove la donna abitualmente svolgeva le proprie attività quotidiane.
La donna impaurita ed esasperata per il comportamento persecutorio, si recava nuovamente negli uffici della Sezione specializzata della Squadra Mobile per denunciare quanto stava accadendo.
Diversi gli interventi della Polizia di Stato su segnalazione della vittima, ma l’uomo stava pochi secondi per poi andare via, il tempo giusto per incutere timore alla sua “preda”.
Il Giudice, letti gli atti ed esaminati gli elementi di prova raccolti, ha ritenuto opportuno applicare allo stalker anche il divieto di dimora nel Comune di Ragusa.
Il mancato rispetto delle prescrizioni ha avuto come conseguenza, il divieto di dimora nel capoluogo ibleo, salvo una speciale autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria. Se colto in flagranza nel Comune di Ragusa sarà tratto in arresto.
La Polizia di Stato di Ragusa ribadisce l’importanza dell’immediata denuncia dei fatti reato subiti, sottolineando che gli uffici della Squadra Mobile sono pronti ad accogliere le vittime di reato in qualsiasi momento. Inoltre, si sottolinea, che non esiste un obbligo di denuncia, si può anche intraprendere un percorso di tipo amministrativo (come l’ammonimento) o chiedere un semplice consiglio sul come comportarsi quando si è vittime di reato.