“Il gruppo consiliare di Forza Italia a Ragusa ha dimostrato, ancora una volta, coerenza nelle scelte compiute a suo tempo e oggi riconfermate, nonostante l’agire a tentoni dell’Amministrazione comunale e della sua maggioranza”.
E’ il secco commento dei consiglieri di Forza Italia Maurizio Tumino, Giorgio Mirabella e Giuseppe Lo Destro in ordine all’atto esitato nella seduta dello scorso giovedì pomeriggio in consiglio, relativo alle varianti al PRG per consentire la realizzazione di nuove strutture alberghiere in verde agricolo.
“L’atto – hanno proseguito i tre consiglieri di minoranza – alla fine è stato esitato, ma con non poche esitazioni da parte di giunta e maggioranza che, innanzitutto, per partito preso e senza una reale esigenza amministrativa hanno deciso di non dar seguito alla delibera del giugno 2012 varata dal precedente consiglio comunale che tra l’altro era fornita di tutti i pareri di legittimità previsti per legge. In aula, alla sola presenza tra le minoranze del gruppo consiliare di Forza Italia, è stato adottato sull’atto un criterio di cernita, piuttosto discutibile, includendo e scartando una serie di proposte, in modo discrezionale. Ancora una volta ricordiamo a giunta e maggioranza che l’equità di trattamento non è un criterio opinabile, ma necessario per chi amministra. Eppure i fatti dimostrano che la discrezionalità è di casa all’interno del Movimento Cinque Stelle. A fronte di ciò, onestà intellettuale vuole far emergere, l’immutato atteggiamento da noi dimostrato anche in tale frangente, mantenendo inalterato il giudizio politico ed amministrativo espresso, sia nel 2012 che lo scorso giovedi pomeriggio.
E se da una parte registriamo soddisfazione per aver sbloccato la realizzazione di nuove strutture ricettive, dall’altra evidenziamo l’atteggiamento ondivago del capo dell’amministrazione e della maggioranza che lo sostiene nell’assumere tali scelte, che ha fatto registrare ritardi in un ambito in cui non possono esserci posizioni diversificate: tutti siamo impegnati a consentire uno sviluppo turistico ed economico del territorio, passando anche attraverso la costruzione di nuove strutture ricettive che creano posti di lavoro e consentono un incoming turistico più organizzato. Anche in questo caso – hanno concluso i consiglieri Tumino, Mirabella e Lo Destro – abbiamo dimostrato al Movimento Cinque Stelle che l’ideologia politica non si sposa con l’azione amministrativa quotidiana. E dunque, così come avvenuto nel caso delle trivellazioni, anche in questo caso Piccitto ha dovuto sconfessare se stesso e il suo programma elettorale, autorizzando la costruzione di nuove strutture alberghiere in verde agricolo.
E così prendendo in prestito il titolo del più famoso libro di Cronin ‘E le stelle stanno a guardare‘, non ci resta che registrare l’ennesimo fallimento dell’ideologia pentastellata”.