Il Vittoria Jazz Festival non è solo grandi concerti ed eventi collaterali di altissimo livello, è anche scuola, è anche caccia ai talenti, ai musicisti di domani. Torna a suonare, pertanto, anche quest’anno, la campanella della “Rotary Jazz School”, in programma sino a venerdì, quando verrà decretato il vincitore. Da oggi, e come ogni anno, il musicista Carlo Cattano impartirà le sue lezioni agli allievi della scuola.
E poi c’è il “Rotary Jazz Award”, il concorso nato dalla sinergia del club Rotary di Vittoria con la Sicily Jazz Music con l’intento di “scovare” nuovi talenti del jazz. Domani, alle 14.30, nel Chiostro di Palazzo Iacono, scatterà la full immersion di jazz con l’ascolto di tutte le esecuzioni dei “musicisti” e delle “voci” partecipanti al concorso. Capitanata, come sempre, dal direttore artistico Francesco Cafiso, spetterà alla giuria individuare la rosa di finalisti che, nella serata del 26 giugno, alle ore 21, sul palco di Piazza Henriquez, si contenderanno la vittoria.
Il ‘patron’ del “Vittoria Jazz Festival”, Emanuele Garrasi, intanto, ha già annunciato un progetto relativo ad “uno speciale sodalizio”, proprio con le scuole ad indirizzo musicale. E un’anteprima di ciò che potrebbe accadere a partire dal prossimo anno si è avuta quando Francesco Cafiso, a sorpresa, è andato a trovare gli allievi del corso musicale dell’Istituto San Biagio di Vittoria, durante il loro saggio di fine anno.
Il “Vittoria Jazz Festival”, intanto, è alle battute finali. Sabato sarà la volta delle atmosfere cubane dei Volcàn, con il grande Gonzalo Rubalcaba al piano, Giovanni Hildalgo alle percussioni e Horacio “El Negro” Hermandez alla batteria.
Domenica, infine, come sempre, il gran finale sarà affidato a Francesco Cafiso, che porterà sul palco di Piazza Henriquez il suo sestetto, per la presentazione del suo ultimo lavoro discografico “La banda”. Special guest sarà il chitarrista Francesco Buzzurro, per una di quelle serate destinate ad entrare nella storia del festival.