In casa 7 stecchette di hashish, arrestato presunto pusher a Comiso

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Nuova raffica di perquisizioni a Comiso da parte dei Carabinieri, nei confronti di soggetti sottoposti a misure restrittive e dei principali luoghi di aggregazione noti per essere spesso frequentati da soggetti dei soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso di una di queste , eseguita all’interno dell’abitazione di un 18enne di Comiso, con l’ausilio anche di unità cinofile dell’Arma del Nucleo di Nicolosi, sono state trovate 7 stecchette di hashish, già suddivise in dosi e quindi pronte per essere smerciate e immesse sul mercato.

Lo stupefacente si trovava all’interno di un pacchetto di sigarette celato dietro il mobiletto di uno sgabuzzino, dove sarebbe stato quasi impossibile individuarlo senza l’aiuto dell’unità cinofila dell’Arma composta dal cane “Ivan”, il cui fiuto, non appena entrato nello sgabuzzino, è stato immediatamente attirato verso la droga. Inoltre a poca distanza, occultato sopra un altro mobiletto, è stato rinvenuto anche un coltello a serramanico, ancora intriso della stessa sostanza stupefacente.

I militari dell’Arma hanno deciso di sottoporre a controllo il giovane poiché nonostante la giovane età, è già ben noto ai Carabinieri che nel mese di febbraio 2014, quando era ancora minorenne, lo avevano arrestato in flagranza di reato di spaccio poiché, nel centro abitato di Comiso, lo avevano sorpreso proprio nel momento in cui stava cedendo hashish ad altri due giovani comisani.

Lo stesso inoltre, nel mese di maggio 2015, ossia meno di un fa, da parte dei carabinieri della stazione di Comiso, è stato  nuovamente trovato in possesso di 14 grammi sempre della stessa sostanza. Anche il fratello del giovane, tra l’altro, che vive con lui, vanta anch’egli precedenti penali per spaccio. Proprio per questo motivo l’abitazione in questione è oggetto di continuo monitoraggio da parte dell’Arma.

Questa mattina infatti, vista anche la sua recidività, il 18enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e, dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Ragusa, Alessia La Placa, è stato associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.