Migliaia di lavoratori delle ex Province hanno protestato oggi a Palermo davanti a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale. Lo sciopero regionale è stato organizzato dai sindacati confederali insieme a Casa Cosa e al coordinamento delle Rsu di tutte le province per dire no ai tagli del governo nazionale e chiedere al parlamento siciliano di varare subito la legge di riordino di funzioni e competenze da assegnare ai nuovi Liberi consorzi, che hanno mandato in soffitta le 9 Province nell’isola con la legge di riforma approvata a marzo dello scorso dall’Ars.
Venticinque pullman carichi di lavoratori sono arrivati in piazza Marina da tutta la Sicilia. “Chiediamo all’aula – dice il segretario regionale della Fp Cisl, Gigi Caracausi – di riprendere l’esame della legge Cracolici sui Liberi consorzi, naufragato per il voto d’aula che ha bocciato l’articolo 1”.
Della stesso avviso anche la Fp Cigl, secondo cui per consentire il funzionamento dei 9 enti siciliani al momento commissariati servirebbero almeno 30 milioni di euro. Domani la conferenza dei capigruppo dell’Ars si riunirà per mettere in calendario l’esame in aula della riforma delle Province.
E’ quanto emerso nell’incontro a Palazzo dei Normanni tra il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, i sindacati confederali e i capigruppo, dopo la manifestazione dei lavoratori delle ex nove Province, che resteranno commissariate fino a luglio, quando il percorso del ddl dovrebbe essere concluso.
Secondo Ardizzone, il testo potrebbe approdare in aula il 30 giugno; il presidente dell’Ars ai sindacati ha ribadito la necessità di avviare un’interlocuzione tra i governi regionale e nazionale. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali presenti all’incontro, esponenti dei partiti di maggioranza e opposizione hanno sottolineato che l’approvazione del ddl di riforma, pur necessaria, non risolve i problemi di ordine finanziario delle ex Province. I sindacalisti si sono incontrati pure con la vicepresidente della regione Mariella Lo Bello (Crocetta non c’era perchè impegnato in un verticie di maggioranza).
Anche i dipendenti della Provincia di Ragusa hanno fatto sentire la loro voce. Abbastanza numerosi, lo sciopero è stato compatto. Alcuni rappresentanti sindacali hanno partecipato all’incontro col presidnete dell’Ars Giovanni Ardizzone, e diversi capigruppi. Tra gli altri erano presenti Musumeci, Cracolici, Cardone e Orazio Ragusa.
Da parte di Ardizzone è arrivato l’impegno di varare la legge sui liberi Consorzi comunali entro la fine del mese di luglio e di trovare copertura alle esigenze finanziarie degli enti.