I criteri fissati dal bando non erano affatto semplici, eppure un vincitore c’è stato, in grado di mettere a tacere un anno di polemiche. Il nuovo servizio, che nasce sotto l’occhio vigile di un team di esperti, dovrebbe garantire un più alto livello qualitativo del cibo, piatti più bilanciati, e, in generale, un maggiore rispetto di tutte le regole e normative in materia alimentare, nutrizionale, e insieme fiscale e sindacale.
La ditta vincitrice, la Gran Menù con sede a Pozzallo, potrà usufruire, per i primi 40 giorni, di 13 camioncini per la distribuzione. Dopo questo periodo, la preparazione e il confezionamento dei piatti avverrà, così è stato concordato con il Comune, direttamente a Ragusa, con un notevole risparmio sul trasporto e l’impiego di meno mezzi per consegnare i cibi in breve tempo.
La ditta non è nuova al servizio, già svolto negli anni passati per le scuole ragusane, prima di essere sostituita dalla ditta Stefano srl, che soprattutto negli ultimi tempi, e a seguito di spiacevoli incidenti come il rinvenimento di presenze inopportune nei piatti, aveva sollevato aspre critiche degli utenti e proteste con “sciopero dei panini” da parte dei piccoli alunni. Per risolvere la questione, l’amministrazione, lo ricordiamo, aveva nominato, alla fine dello scorso anno, un team guidato da un esperto, che, collaborato dai genitori, ha effettuato controlli e sopralluoghi nei locali della ditta e nelle scuole al momento della somministrazione dei cibi. Controlli che continueranno, come previsto dal bando, mentre si spera che i problemi saranno risolti con la nuova gestione.
Nota forse un po’ meno piacevole è quella che riguarda l’aumento dei costi dei ticket, che seguirà l’incremento qualitativo.
La Giunta comunale, con delibera 191 del 29 aprile 2015, ha rivisto i parametri del modello Isee delle famiglie in relazione alla refezione scolastica, alla frequenza degli asili nido comunali e al trasporto scolastico. Naturalmente ci sarà un aumento dei costi per tutti e tre i servizi: nello specifico, per la mensa, chi pagava il massimo, 50 euro a blocchetto, (fascia A, oltre i 31.000 euro annui Isee) pagherà 80 euro un blocchetto da 20 pasti (30 euro in più rispetto allo scorso anno), e via a scalare di 10 euro a blocchetto in base all’Isee, fino alla fascia F, la più bassa, con meno di 5.000 euro di Isee, che pagherà 20 euro a blocchetto, rispetto ai 6 euro pagati finora. Esenti saranno i bambini accompagnati da segnalazione da parte dei servizi sociali.