Ad Ispica inizia l’era Muraglie, stamattina l’insediamento a Palazzo Bruno

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Il sindaco Muraglie eletto nel 2015

E’ iniziata ufficialmente oggi l’era di Pierenzo Muraglie alla guida dell’Amministrazione Comunale di Ispica. Poco prima di mezzogiorno il sindaco uscente, Piero Rustico, facendo gli auguri al nuovo primo cittadino, ha messo la fascia tricolore a Pierenzo Muraglie tra gli applausi dell’enorme folla che si è riversata a Palazzo Bruno per stringersi attorno al nuovo sindaco e che poi è scesa di nuovo in piazza a festeggiare il cambio di rotta amministrativo della città di Ispica.

Una festa continua, in occasione dell’insediamento, che dura dal pomeriggio di lunedi. Ma ora è il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. “Vogliamo ripartire e ricostruire Ispica dalle piccole cose attraverso i veri valori: famiglia, lavoro e solidarietà” ha dichiarato Muraglie. “Lancio subito un segnale forte alle famiglie dei dipendenti comunali che vivono da tempo in uno stato d’ansia legato alla rideterminazione della pianta organica. La nostra squadra si è già messa in contatto con il governo regionale e con le sigle sindacali per porre rimedio a questa situazione, vogliamo dare la certezza del posto di lavoro a chi teme di perderlo”.

 

Muraglie ha poi voluto rivolgersi direttamente ai giovani, dicendo che proprio a loro si vuole garantire un futuro sereno nella città, riportando il lavoro al centro del progetto. “La nostra è una comunità che merita di ritrovare l’orgoglio perso, stateci accanto così come avete fatto in questi mesi di campagna elettorale. Noi ci spenderemo con umiltà, rispetto e semplicità per la causa comune. Le porte del comune sono aperte a tutti”.

Poi un messaggio verso chi dovrà stare all’opposizione: “Voglio lanciare un abbraccio ai nostri avversari politici, e non nemici, che hanno giocato questa difficile ed affascinante partita politica. A vincere è stata la città, che ha scelto democraticamente di darci fiducia. A loro chiediamo di portare avanti un’azione politica costruttiva e di stimolo nei nostri confronti. Ispica non ha bisogno di lacerazioni e di contrapposizioni dettate solo dall’appartenenza ad uno schieramento piuttosto che ad un altro. Lavoriamo tutti insieme per il bene della nostra Ispica che merita di ritornare ai fasti di un tempo”.