Esce fuori dalle mura del Palazzo di Città la protesta dei dipendenti della Irminio srl che, dopo la presenza tra il pubblico del Consiglio comunale del 3 giugno, chiedono a gran voce la possibilità di lavorare.
Prosegue il braccio di ferro tra Comune e Irminio srl: la scadenza del 14 giugno è alle porte, data entro la quale -secondo il Tar – l’ufficio tecnico dovrà sciogliere la riserva sulla concessione edilizia in contrada Buglia Sottana propedeutica all’attività di perforazione. Stamane i rappresentanti dei lavoratori e i tre consiglieri di Forza Italia (Tumino, Mirabella e Lo Destro) hanno incontrato il dirigente Marcello Dimartino. Un colloquio tecnico, che i lavoratori sperano sia servito per sboccare lo stallo che dura ormai da circa un anno. “I dipendenti coinvolti nell’intero territorio di Ragusa ammontano a 450 circa. Molti di noi sono senza occupazione, una parte in mobilità ed una parte percepisce gli indennizzi per la disoccupazione”, ha dichiarato Paolo Rizza, il rappresentante del Comitato Lavoro, sviluppo ed energia. I lavoratori, dandosi i turni, rimarrà davanti al Comune in maniera prolungata sino a quando la situazione non si chiarirà”.
Nel frattempo i tre consiglieri di Forza Italia hanno richiesto al presidente Iacono di convocare d’urgenza un Consiglio per il 10 giugno per discutere della vicenda e conoscere l’intendimento dell’Amministrazione sull’argomento. Richiesta che pare non essere stata accolta. “Crediamo sia prioritaria la questione dei lavoratori – hanno dichiarato – e per protesta abbiamo deciso di non partecipare alla seduta odierna convocata per discutere la proposta di modifiche al Regolamento consiliare che, sebbene risulti di interesse generale, riteniamo di secondaria importanza rispetto al disagio di oltre 300 lavoratori impiegati nell’indotto”.