Il contrabbasso ha dominato la scena del primo weekend dell’ottava edizione del “Vittoria Jazz Festival Music & Cerasuolo Wine 2015”, grazie a due “mostri sacri” di questo strumento come Christian McBride e Ron Carter.
Se il primo, nel concerto inaugurale di sabato sera, ha dato prova della sua formidabile e imperiosa tecnica, diverso è stato, ieri sera, l’approccio del leggendario Ron Carter, più distaccato e disincantato, dall’alto della sua fama. Carter, infatti, ha scelto un repertorio più intimista, quasi da Cotton Club, accompagnato al piano da Donald Vega e alla chitarra da Russel Malone.
In scaletta, alcuni classici di Ron Carter, da “Parade” ad “Eddie theme”, fino ad un omaggio a Jim Hall, con “Candlelight”, per un concerto armonico dove fa capolino il pianoforte scintillante del pianista nicaraguegno e la chitarra di Russel Malone, brillante nel ruolo ritmico.
Il bilancio di questo primo fine settimana del Vittoria Jazz Festival lo traccia il direttore artistico Francesco Cafiso.
La valutazione è assolutamente positiva, perché il festival è diventato veramente prestigioso. Musicisti di caratura internazionale calcano il palcoscenico di Piazza Henriquez e contribuiscono a rendere il festival sempre più importante. Christian McBride ci ha regalato una serata sensazionale. Tra l’altro, ho avuto l’onore di suonare con lui. Abbiamo improvvisato un blues proprio alla fine del suo concerto. Poi è stata la volta di Ron Carter che ci ha suscitato emozioni indimenticabili. La sua è una figura leggendaria. Un’icona vivente del jazz. Sono sicuro che tutte le altre serate del festival andranno benissimo. Perché i musicisti che suoneranno sono tutti di altissimo livello