Di Maio a Ragusa: “Speriamo di governare presto la Regione siciliana”

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“I Comuni retti da sindaci del Movimento Cinque stelle hanno fronteggiato le pesanti difficoltà che l’amministrazione di una città comporta praticamente da soli. Questo non accadrà più”. Così il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, spiega i presupposti che hanno spinto il movimento ad organizzare un tavolo tecnico – decisamente affollato – tra il sindaco Piccitto, la sua maggioranza, ed una nutrita delegazione di parlamentari pentastellati. “Un team di tecnici e referenti politici a disposizione dei nostri Comuni – ha spiegato Di Maio – una rete attiva da qualche mese, che supporterà i sindaci nella programmazione futura, particolarmente per i bandi europei”.

Sfugge all’appellativo di ‘leader’ pentastellato (“Non sono leader nemmeno di me stesso”), parla (poco) delle imminenti sfide politiche (in particolare quella che vede il Movimento protagonista al ballottaggio del Comune di Gela), sfugge a valutazioni numeriche dell’operato del sindaco Piccitto (“Il mio voto sarebbe comunque di parte, sta facendo molto bene“), tocca i principali temi alla ribalta della politica nazionale (migranti, riforma della scuola, Imu agricola e reddito di cittadinanza in particolar modo) e lascia la parola a Piccitto per rispondere su questioni prettamente locali. Questa la sintesi della conferenza stampa di Luigi Di Maio stamane a Ragusa, che stranamente non si è tenuta all’interno del Palazzo di Città bensì presso una sala trattenimenti.

Di cosa hanno parlato sindaco, Giunta e consiglieri nelle ore di confronto con il vicepresidente della Camera, fuori dai microfoni? “Si è semplicemente fatto il punto della situazione – ha risposto Federico Piccitto – rifiuti, ambiente, sociale, appalti pubblici. Un segnale di attenzione del Movimento sulle cittá che vengono prese ad esempio come primi presidi di buone prassi. Siamo noi, sul fronte, a sperimentare le problematiche burocratiche che trasformano spesso i Consigli comunali in succursali del Tar invece che luoghi di dibattito democratico. Siamo noi a trovarci di fronte alle regole che paralizzano l’attività amministrativa, mi riferisco al Codice degli Appalti per esempio. Daremo dei feedback sulle problematiche più sentite dai Comuni e sulle quali i nostri rappresentanti nazionali e comunitari potranno intervenire“.

“I nostri sindaci stanno facendo miracoli – ha dichiarato Di Maio – nonostante i tagli indiscriminati operati da Roma, che non premiano affatto i Comuni virtuosi”. E sui Comuni siciliani prossimi al ballottaggio aggiunge: “Siamo stati domenica a Gela ed Augusta. Speriamo di vincere ed avere altri due sindaci in Sicilia. Per noi sarebbe un traguardo importantissimo, soprattutto a Gela, dove i concittadini di Crocetta credo riusciranno a dargli un bel segnale, che poi si sentirà in tutta l’Isola. Noi inoltre speriamo, il prima possibile, di governare questa Regione, terra dalla quale abbiamo finora ricevuto grossi consensi, perché è una grande opportunità per riuscire a riscattare il Sud del Paese“.