Sono i due più giovani tra i consiglieri comunali uscenti – entrambi all’opposizione e orientati alla discontinuità – i candidati a sindaco che si sfidano al ballottaggio a Ispica.
35 anni Pierenzo Muraglie, 34 anni Paolo Monaca, raccolgono tuttavia l’eredità di un pezzo della classe dirigente della città: il risultato delle urne dice infatti chiaramente che le operazioni che hanno puntato sulle liste civiche non hanno premiato i candidati, mentre hanno funzionato le forze organizzate come quella del Partito Democratico e quelle che si sono mosse dietro la candidatura di Monaca, sebbene non espresse attraverso simboli di partito.
Adesso si apre, per loro, la fase degli apparentamenti, che dovranno eventualmente essere decisi entro questa settimana: di questo, naturalmente, nessuno ieri ha voluto parlare, se non per dare un orientamento generale. “Adesso sarà nostra preoccupazione creare le condizioni per dare alla città un governo stabile, anche attraverso i numeri di una maggioranza solida in consiglio comunale”, ha detto Pierenzo Muraglie, che esce dal primo turno forte di quasi dieci punti più del suo sfidante.
“Il nostro progetto è stato premiato per la sua forza e la sua coerenza“, ha commentato anche il segretario provinciale del Pd Giovanni Denaro, che è rimasto nel comitato elettorale di via Vittorio Veneto per tutta la durata dello spoglio. Ma Muraglie sa benissimo che questa situazione potrebbe ribaltarsi se Monaca riuscisse a stringere accordi più forti. “Faremo tutte le valutazioni che ci saranno da fare – ha ribadito a caldo pure Paolo Monaca – ma di certo non faremo accordi contro natura, di quelli che si fanno pur di vincere e poi creano problemi dopo sei mesi. Intanto registriamo il fatto che i cittadini hanno dato il primo segnale di cambiamento votando due giovani che in questi anni hanno dimostrato il loro impegno in Consiglio comunale“.
Il tutto fermo restando che gli oltre mille voti di Gianluca Genovese, il candidato del Movimento 5 Stelle che è arrivato terzo, non verranno dirottati altrove o almeno non in modo strutturato: “Per noi si tratta di un risultato ottimo – ha commentato Genovese – soprattutto perché partivamo da zero (sebbene non bisogna dimenticare che il M5S a Ispica esprime un deputato regionale, Marialucia Lorefice, ndr). Inoltre siamo convinti di aver dato un grande contributo a queste elezioni, portando molta gente a votare: senza di noi l’affluenza sarebbe stata ancora più bassa”.
Adesso bisognerà capire cosa faranno Maurizio Franzò, Vincenzo Cannizzaro e Paolo Ferlisi: proprio alla luce della scelta di presentarsi con progetti del tutto autonomi (anche se tra le forze che hanno sostenuto Ferlisi c’è il Nuovo Centro Destra a cui si riferisce pure il sindaco uscente Rustico) le valutazioni che si faranno saranno altrettanto autonome, a meno che i due candidati al ballottaggio, come molti suggeriscono anche tra gli esponenti delle loro coalizioni, non decidano di rinunciare agli accordi preferendo una sfida secca.
Fonte [La Sicilia]