Ragusa a luci rosse, prostituzione anche in via Sammito

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Un’altra casa del piacere è stata scoperta dalla Polizia di Stato, proprio pochi minuti dopo che sul web era apparsa la notizia dell’immobile di via del Carso. Questa volta gli agenti sono intervenuti in via Sammito dove hanno trovato due colombiane ed un cliente. Qui di seguito il comunicato ufficiale della Polizia di stato:

 

La Polizia di Stato aveva appena dato la notizia alla stampa, pochi minuti dopo il telefono della Squadra Mobile squillava.

“Scusate abbiamo letto dei vostri controlli, per favore aiutate anche noi, siamo in via Sammito e da mesi viviamo un incubo”.

Si presentava così agli investigatori la residente di Via Sammito. Il poliziotto al telefono raccoglieva ogni particolare, ma ecco che la donna lo interrompeva… “ascolti in questo momento è entrato un cliente, qui è un continuo”… “Signora stiamo arrivando grazie per la segnalazione“.

Pochi istanti dopo alla porta bussavano gli agenti della Squadra Mobile che facevano ingresso in casa ed identificavano il cliente e le prostitute che avevano appena terminato di “lavorare”. Il rapporto era durato pochi minuti, tanto quanto è bastato alla Polizia per arrivare nell’abitazione segnalata.

Dopo i controlli all’interno dell’immobile, tutti venivano invitati in Questura, dove la Polizia Scientifica fotosegnalava le due donne di origini colombiane regolari sul territorio europeo in quanto titolari di un permesso di soggiorno spagnolo.

Immediata la convocazione del proprietario dell’immobile, un insospettabile dipendente pubblico ragusano proprietario di diversi appartamenti in provincia. Dagli accertamenti è stato possibile appurare che il proprietario affittava anche un’altra casa, pertanto dopo pochi istanti gli stessi agenti si portavano in Via Felice Schininà a Ragusa constatando che all’interno vi era un’altra prostituta ma non vi erano clienti.

Considerata l’incisività dei controlli della Polizia di Stato disposti dal Sig. Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, gli onesti cittadini hanno trovato un punto di riferimento nell’Istituzione Polizia, pertanto giungono diverse segnalazioni al 113 e direttamente presso gli uffici della Squadra Mobile, tanto che nel 2014 sono state chiuse ben 15 case, adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento.

Il proprietario è stato diffidato e gli atti di Polizia Giudiziaria sono stati trasmessi agli organi competenti per le responsabilità amministrative ed il controllo della regolarità della registrazione del contratto di locazione e dell’eventuale evasione fiscale.

Il giro d’affari anche in questa occasione è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti” e dalle richieste sessuali.

Chi si dedica alla prostituzione spesso si scambia le case tra città limitrofe per non incappare nei controlli della Polizia di Stato, in questo caso le prostitute giravano diverse città europee.

All’interno dell’abitazione sono stati trovati i soliti “accessori” per ogni gusto sessuale, falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti sado-maso.

La Polizia di Stato continuerà a garantire al cittadino il massimo impegno per il ripristino delle condizioni di legalità nella Provincia di Ragusa qualora venissero a mancare; in particolar modo nei luoghi già segnalati del centro storico della Città di Ragusa.

“La Polizia di Stato grazie al prezioso servizio degli organi di informazione ha potuto individuare altri due siti dove veniva esercitata la prostituzione. Il cittadino appresa la notizia dai media ha subito riposto fiducia negli uomini della Squadra Mobile, affidando le proprie preoccupazioni a chi è tenuto a garantire sicurezza, questo è un importantissimo risultato”.