La Polizia di Stato ieri pomeriggio è intervenuta con personale in borghese della Squadra Mobile in Via del Carso a Ragusa in quanto le residenti della zona avevano segnalato il solito via vai e la loro preoccupazione per la presenza di diversi uomini in coda per accedere ad una “casa del piacere”.
Qualche giorno addietro una donna si presentava presso gli uffici della Squadra Mobile per segnalare la presenza di prostitute all’interno dell’abitazione attigua alla sua. Impaurita e scossa per diverse vicissitudini rappresentate, la donna veniva rassicurata dalla Polizia di Stato che le indagini sarebbero partite immediatamente.
Il copione è ben conosciuto ai poliziotti, residenti esasperati dal via vai e dai continui errori dei clienti, con conseguenti richieste assurde ai vicini della “casa a luci rosse”. Gli uomini della Squadra Mobile, una volta fatto ingresso, identificano il cliente a la prostituta, una studentessa rumena che ha interrotto il percorso universitario in Italia per mancanza di denaro.
Il cliente e la prostituta venivano condotti negli uffici della Squadra Mobile grazie al congiunto intervento della Squadra Volanti.
Una volta presso gli uffici della Polizia di Stato, la donna ammetteva di svolgere l’attività di meretricio da quando residente in Italia, ma di farlo per libera scelta e perché senza denaro, per altro costretta ad interrompere gli studi universitari.
Il cliente, un anziano ragusano, riferiva di essersi recato lì per la prima volta e dopo l’identificazione veniva congedato.
Immediata la convocazione del proprietario dell’immobile, un insospettabile dipendente pubblico ragusano proprietario di diversi appartamenti in provincia.
L’uomo è stato diffidato e gli atti di Polizia Giudiziaria sono stati trasmessi agli organi competenti per le responsabilità amministrative della mancata registrazione del contratto di locazione e della contestuale evasione fiscale.
Il giro d’affari anche in questa occasione è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro e chi si dedica alla prostituzione spesso si scambia le case tra città limitrofe per non incappare nei controlli.
All’interno dell’abitazione sono stati trovati i soliti “accessori” per ogni gusto sessuale, falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti sado-maso.