Banda di rumeni svaligiava le scuole di Comiso: sgominata dai carabinieri

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Sgominata banda di rumeni dedita ai furti nelle scuole di Comiso. La refurtiva, composta da articoli di elettronica, veniva poi rivenduta sottobanco con cospicui guadagni. Quattro i rumeni, tutti minorenni, che sono stati collocati in diverse comunità. Qui di seguito, il comunicato ufficiale dell’Arma:

 

Nella mattinata di oggi i Carabinieri della Compagnia di Vittoria (RG) e quelli del Nucleo Investigativo di Ragusa, a conclusione di complessa e articolata attività d’indagine, hanno dato esecuzione nel territorio di Comiso (RG) a nr. 4 misure cautelari personali del collocamento in comunità, emesse dal Gip del Tribunale per i Minorenni di Catania su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha concordato con le risultanze investigative raccolte dalla dipendente Stazione di Comiso, a carico di 4 minori rumeni, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, facenti parte di una banda dedita alla commissione di furti aggravati in istituti scolastici e di ricettazione.

Nello specifico, da quanto ricostruito dagli inquirenti, i giovani, grazie anche all’appoggio di alcuni adulti, tutti di origine rumena, avrebbero perpetrato diversi furti, da ottobre 2014 a gennaio 2015, in molteplici scuole comisane, senza disdegnare esercizi commerciali e abitazioni private: la refurtiva, costituita perlopiù da computer portatili e multifunzione, televisioni di ultima generazione, impianti stereo e altro materiale tecnologico, veniva poi rivenduta  “sottobanco” con cospicui guadagni. Nel corso dell’attività investigativa, a riscontro di quanto acquisito, i militari operanti avevano sequestrato nel gennaio scorso attrezzatura tecnologica varia, del valore totale di oltre 30.000 euro, e deferito alla competenti Autorità Giudiziarie ben 9 persone, tra cui i 4 minorenni rumeni arrestati in data odierna, riuscendo ad accertare i responsabili e le modalità di commissione di 7 furti complessivi. Al termine delle formalità di rito, i 4 rumeni sono stati collocati tutti in diverse Comunità, e in particolare a Chiaramonte Gulfi (RG), Ramacca (CT),

Campobello di Licata (AG) e Montagna Reale (ME).

Le indagini, tuttora in corso, sono suscettibili di ulteriori sviluppi: la refurtiva già riconosciuta è stata restituita ai legittimi proprietari, mentre altre attività di riscontro e di contrasto dei reati predatori proseguiranno nei prossimi giorni in tutta la giurisdizione.