Con i comizi del fine settimana appena trascorso inizia il rush finale verso le elezioni amministrative del 31 maggio e del 1 giugno a Ispica. La maggioranza dei sei candidati a sindaco ha scelto di salire ancora una volta sul palco di piazza Unità d’Italia per presentare agli ispicesi il proprio programma.
Paolo Monaca, che con le sue cinque liste è uno dei candidati favoriti, ha portato sul palco molti dei suoi candidati al Consiglio comunale e ha ricordato anche molte delle azioni fatte nei cinque anni passati, da consigliere comunale all’opposizione: “Chi è stato veramente sentinella – ha detto – in questi anni bui? Chi è stato davvero dalla parte dei cittadini? Bisogna dire sempre la verità. Ho trovato pochi giorni fa un verbale dei revisori dei conti che ha dato un parere contrario alla gestione amministrativa rilevando difformità di una gravità assoluta. È disonesto dire che le tasse si possono diminuire. Chi dice altro è in malafede. Vogliamo però trovare una soluzione per la TOSAP, magari con una rateizzazione. La TARI dipende dal comune e quella sì che si può diminuire. Tre anni fa presentai iniziative per la raccolta differenziata. Chiedendo carte e ascoltando la gente mi sono reso conto che qualcosa non quadrata. Abbiamo nuove idee per la gestione dei rifiuti urbani e la differenziata. Il cittadino deve ricevere benefici dalla differenziata“.
Il candidato del Movimento 5 Stelle Gianluca Genovese ha rimarcato l’importanza di dare il voto per il merito politico e non in virtù di semplici legami di amicizia o parentela: “Bisogna capire che quei 5 secondi dentro la cabina elettorale condizionano 5 anni di vita della città. Noi siamo la nuova resistenza, solo noi oggi siamo i veri difensori del popolo e della democrazia, solo noi lavoriamo realmente e spassionatamente per il bene comune, perché solo noi, oggi, siamo liberi”.
Hanno fatto il loro comizio anche i candidati Paolo Ferlisi, Maurizio Franzò, Vincenzo Cannizzaro, mentre il candidato del Pd Pierenzo Muraglie ha rinviato l’appuntamento a venerdì prossimo.
(Fonte: La Sicilia)
