Da oggi, ad Ispica, c’è la rotatoria “Carabinieri di Nassiriya Caduti per la Pace”

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Sobria ma intensa, come le circostanze impongono, la cerimonia con cui oggi è stata intitolata ai “Carabinieri di Nassiriya Caduti per la Pace” la rotatoria all’ingresso di Ispica, di fronte la caserma dei Carabinieri.

La cerimonia è stata presieduta dal sindaco, Piero Rustico, e dal comandante provinciale dei Carabinieri di Ragusa, Sigismondo Fragassi, alla presenza di numerose autorità civili e militari. Presenti con i loro vessilli anche l’Associazione Nazionale Carabinieri, la Società Operaia di Mutuo Soccorso “Giuseppe Garibaldi”, la Lega Braccianti Agricoli, la Società Coltivatori Diretti, cittadini e rappresentanze di studenti della scuola secondaria di primo grado e della scuola primaria dei due Istituti comprensivi della città, con i loro Dirigenti Maria Teresa Cirmena e Giuseppe Fava.

Dopo l’inizio della cerimonia, ha preso la parola il sindaco Piero Rustico, che ha ricordato quel tragico evento che più di undici anni fa sconvolse l’opinione pubblica. Queste le sue parole:

Quanto oggi realizzato è frutto della consapevolezza dell’importanza di dare testimonianza di quel tragico attentato e di sottolineare il valore della vita umana e dei principi in difesa della pace contro ogni prevaricazione che violi la libertà, la democrazia e la civile convivenza tra gli uomini. Questa rotonda, che abbiamo ammodernato e la cui bellezza è sotto gli occhi di tutti, diventa oggi un “biglietto” di presentazione importante per Ispica, città proiettata alla crescita e al rinnovamento; comunità attenta ai principi fondamentali della nostra Costituzione

Dopo di lui l’intervento del Colonnello Fragassi, che ha ricordato quel tragico evento del 12 novembre 2003, quando gli italiani vennero improvvisamente “travolti” da una violenta notizia di guerra. A Nassiriya, città a sud dell’Iraq, due palazzine che ospitavano i carabinieri e i militari del contingente facente parte di quella operazione di pace furono sventrate da un attacco kamikaze. Nelle sue parole il ricordo del sacrificio del carabiniere Andrea Filippa, di guardia all’ingresso della base, che riuscì ad uccidere uno dei kamikaze e a bloccare lì il camion, che pure esplose, ma il suo gesto eroico evitò una strage di ben più ampie proporzioni.

Ai discorsi celebrativi ha fatto seguito lo svelamento dell’insegna toponomastica da parte delle Autorità, la deposizione di una corona di alloro e la benedizione impartita da don Roberto Avola, delegato dal Vescovo della diocesi di Noto, mentre il Picchetto dei Carabinieri in alta uniforme rendeva gli onori e lo speaker scandiva i nomi dei dodici eroi di Nassiriya. La cerimonia si è conclusa con l’esecuzione dell’Inno nazionale, mentre i bambini della scuola primaria sventolavano bandierine tricolori.