Una vita dietro le sbarre, esponente della stidda vittoriese torna in carcere

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Immagine di repertorio

Questa volta non ha commesso alcun reato specifico, ma gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa hanno proceduto all’arresto del pluripregiudicato vittoriese Vincenzo Latino, 45 anni, perchè condannato in via definitiva dopo la decisione dell’inammissibilità del ricorso da lui avanzato alla Suprema Corte di Cassazione.

Latino ha numerosissimi precedenti penali ed è considerato uno dei più pericolosi criminali di Vittoria. Più volte condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso, in quanto appartenente alla “Stidda” vittoriese all’epoca del clan Dominante-Carbonaro.

Considerato reggente della cosca dal 1999 al 2001 e dal 2008 al 2009, ha trascorso praticamente metà della sua vita in carcere. Da ultimo era stato condannato per tentato omicidio, rapina, porto abusivo di armi, estorsione ed altri reati. Nonostante la gravità dei reati compiuti, dopo anni dietro le sbarre ha avanzato ricorso per Cassazione riottenendo la libertà, ma ieri è arrivata la decisione della Corte Suprema e, quando la sentenza è arrivata, la Squadra Mobile di Ragusa era già sotto la sua abitazione, per procedere alla sua cattura.

Dovrà scontare ancora 5 anni, oltre al pagamento di 1.000 euro di multa, l’interdizione legale, l’interdizione dai pubblici uffici e la sospensione della potestà genitoriale. Al termine della pena scontata in carcere, sarà sottoposto alla libertà vigilata per 2 anni.

Dopo la cattura, Latino è stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile in Questura a Ragusa e fotosegnalato per l’ennesima volta, poi condotto nuovamente in carcere.