Ancora una relazione finita male e che rischiava di finire anche peggio. E’ stato necessario l’intervento dei Carabinieri, questa notte, a Comiso, quando un 69enne vittoriese, pregiudicato, armato di fucile illegalmente detenuto, si è introdotto nell’abitazione della ex convivente, una 39enne originaria di Gela, e ha atteso che facesse rientro a casa.
Quando è arrivata, l’uomo l’ha minacciata puntandole contro il fucile, ma, per fortuna, la donna è riuscita a divincolarsi e a chiamare il 112. I Carabinieri, giunti immediatamente sul posto, hanno portato al sicuro la signora e, coadiuvati da diverse pattuglie, hanno iniziato una vera e propria caccia all’uomo che, nel frattempo, era fuggito facendo perdere le proprie tracce.
Le ricerche, che hanno impegnato ben 15 Militari dell’Arma, si sono protratte fino alle prime ore dell’alba, attraverso terreni, serre e casolari abbandonati, a casa del 69enne e nei luoghi abitualmente frequentati dall’anziano che, alla fine, è stato individuato nella sua abitazione di Vittoria.
Qui i Carabinieri hanno fatto irruzione e, dopo aver perquisito la casa, hanno rinvenuto, nascosto in un sacco di juta, il Fucile cal. 12 a canne mozze e 33 cartucce. L’arma è risultata rubata e il furto era stato denunciato nel lontano 1994 da un vittoriese.
L’uomo, pertanto, è stato tratto in arresto per i reati di ricettazione, minaccia aggravata e porto e detenzione abusiva di arma da fuoco, dei quali dovrà rispondere dinanzi al sostituto procuratore della Repubblica, dott.ssa Valentina Botti. Il fucile e le cartucce sono stati sottoposti a sequestro, e saranno inviati al RIS di Messina per accertamenti.
Le prime indagini hanno permesso di ricostruire che alla base del terribile gesto ci sarebbero dissapori legati al rapporto di convivenza con la 39enne, nonostante ormai si fosse concluso. Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato portato in carcere, a Ragusa, dove si trova ora rinchiuso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.