Il consigliere comunale del PD, Michele Colombo, ha scritto al sindaco, Ignazio Abbate, e all’assessore alle manutenzioni, Pietro Lorefice, per denunciare la situazione relativa ai corpi illuminanti ad energia solare non funzionanti in diverse zone della città.
Si tratta, nello specifico, di 450 impianti realizzati dall’amministrazione nelle contrade di Quartarella, Pirato, Pozzo Cassero, Frigintini e sul costone dell’Itria, nell’ottica del risparmio energetico e dell’ammodernamento del sistema di illuminazione pubblica della città, che in molte aree era illuminata da lampade ormai obsolete. Il problema sarebbe, semplicemente, che non funzionano, finendo per diventare un simbolo, secondo Colombo, della più totale inefficienza della giunta.
“Sarebbe necessario intervenire al ripristino di quegli impianti moderni, già realizzati negli anni passati facendo scelte innovative come quelle del fotovoltaico, che sono costati parecchi soldi alla collettività e che tuttavia restano in disuso” scrive il consigliere, che continua dicendo: “Sono numerose le zone in cui sono stati realizzati questi progetti di fotovoltaico pubblico, ma, a distanza di anni, i cittadini la considerano espressione dell’inettitudine della classe politica e amministrativa”.
Ecco come continua la nota, che si conclude con una interrogazione:
Ogni sera, quando questi lampioni puntualmente non si accendono, il commento di ogni cittadino è semplicemente “Vergogna”, acuendo la distanza fra cittadini e classe politica e amministrativa. Non solo tra i cittadini e lei, signor sindaco, e la sua amministrazione, ma per chiunque di noi si sia candidato a rappresentarne le esigenze e non riesce a farlo sin dal più elementare dei provvedimenti (forse solo “qualche” cittadino non dovrebbe avere il coraggio di indignarsi, visto che è riuscito a farsi piazzare i pali dell’illuminazione esattamente sotto casa propria, senza nessuna logica di continuità: ma questo è un altro discorso, sebbene resti un discorso che una classe dirigente nuova, moderna e responsabile dovrebbe a qualsiasi livello affrontare).
Alla luce di queste premesse e visto che i corpi illuminanti a energia solare sono in linea con le direttive europee sull’efficientamento energetico e, una volta messi definitivamente a regime, non saranno nemmeno più a carico della spesa pubblica,LE CHIEDO
di valutare cosa è necessario fare e provvedere a farlo al più presto per rendere funzionante questa linea di pubblica illuminazione, valutando come un buon padre di famiglia costi e benefici.
Nel rispetto dei ruoli e delle priorità dell’amministrazione da Lei diretta, ritengo assolutamente fattibile questa operazione e necessaria per migliorare i servizi alla collettività.
Le chiedo in ogni caso, in occasione del prossimo Consiglio comunale, di comunicarci quali sono le sue intenzioni in merito alla problematica in oggetto.