A Modica salta la convenzione tra Comune e Oipa per il canile di contrada Aguglie

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Salta la convenzione tra il Comune di Modica e l’Oipa per il canile comunale di contrada Aguglie, la cui gestione sembra davvero non avere pace. L’accordo tra l’ente e l’associazione risale al mese di settembre del 2014 ed era stato ratificato con una delibera di  Giunta. Da parte sua, però, pare che l’Oipa non abbia potuto procedere a formalizzarlo perché il canile è ancora sprovvisto dell’autorizzazione sanitaria e questo, fra le altre cose, contrasta con lo statuto dell’associazione animalista.

Così la gestione del canile (e, in premessa, tutti gli adempimenti formali affinché possa essere perfettamente in regola, che danni non si riesce a concludere) resta ancora in sospeso.
In compenso, però, la convenzione tra Comune e Oipa resta in piedi per il contrasto al randagismo nel territorio comunale e in particolare per l’impiego di guardie zoofile, per cui l’Amministrazione ha deciso di cominciare ad impegnare i primi 10 mila euro nel bilancio di previsione in corso di formazione. Si tratta di poco più di un rimborso spese nei confronti dell’associazione per il servizio di controllo del territorio da parte dei volontari.

Nella convenzione sono specificati in modo dettagliato i compiti dell’associazione. Per le pratiche di adozione, i cani dovranno essere avviati al trasferimento già vaccinati e microchippati: quelli ricoverati presso il canile convenzionato, intestati al Comune di Modica, verranno prelevati solo dietro autorizzazione dell’ufficio e dopo le sterilizzazioni; i randagi eventualmente prelevati sul territorio dovranno essere microchippati presso la struttura veterinaria e dati in consegna in affido temporaneo agli stessi volontari che ne cureranno la vaccinazione. Gli interventi di reimmissione sul territorio comunale di cani randagi già sterilizzati potranno avvenire solo se preventivamente concordati tra il Comune e l’Oipa.

I randagi che vivono in aree ben delimitate potranno essere segnalati al Comando di Polizia municipale da parte dei cittadini stessi o dall’associazione animalista: l’Amministrazione d’intesa con il servizio veterinario dell’Asp, che esprimerà il proprio parere sullo stato di salute dell’animale, stabilirà se potranno essere rimessi in libertà, sentito comunque il parere dell’Oipa che valuterà la sussistenza di condizioni idonee come la disponibilità di cittadini a prendersi cura del mantenimento e la disponibilità di un’area circoscritta e accogliente.

[Fonte La Sicilia]