Sono arrivati a Ispica ormai molti anni fa e hanno scelto di fermarsi. Hanno, non senza difficoltà, affrontato un percorso di ricostruzione della loro vita in un contesto completamente diverso da quello delle loro origini. Ma lo hanno fatto con generosità e con desiderio di integrazione, tanto adesso che ambirebbero a rappresentare la città che li ha “adottati” e i cittadini con cui hanno instaurato una condivisione fraterna.
Scorrendo le liste dei candidati al consiglio comunale di Ispica, presentate ufficialmente mercoledì scorso, balzano subito agli occhi i loro nomi: cittadini stranieri, ma ormai residenti in Italia, che si candidano a essere punti di riferimento per la comunità cittadina nelle istituzioni del Comune.
Come Mihai Ovidiu Amuzescu e Beata Kasprzyk, rumeno lui e polacca lei, tutti e due candidati nella stessa lista, quella del Comitato Santa Maria del Focallo che sostiene il candidato sindaco Paolo Ferlisi e di cui è presidente Tiziana Scuto: “Così come siamo stati attenti alle pari opportunità per le donne, tutte attivamente partecipi della vita della città”, spiega: “abbiamo voluto puntare sull’integrazione, coinvolgendo due persone che contribuiscono come gli altri e in alcuni casi anche più degli altri alla crescita della nostra città“.
Mihai Ovidiu Amuzescu è arrivato otto anni fa dalla Polonia, si è sposato qui, ha due bambini e lavora nel settore dell’agricoltura. Quando la Scuto ha capito la quantità di documenti che ci sarebbe voluta per consentirgli di candidarsi come cittadino comunitario ed è stata tentata dal rinunciare, lui le ha subito replicato: “Non ti preoccupare, ce la facciamo”. E ce l’ha fatta. Anche perché dalla sua ha il sostegno di molti amici, dei genitori della scuola dove vanno i suoi bambini, e di tutti coloro che lo considerano un punto di riferimento, soprattutto per quel mondo agricolo e per le famiglie che ci vivono, di cui conosce bene i problemi.
Anche Beata Kasprzyk, che tutti conoscono semplicemente come Beata, ha sposato un italiano con cui ha fatto due figli e vive a Ispica da circa vent’anni: venendo dalla Polonia, è riuscita in questi anni a svolgere un ruolo efficace di mediazione culturale, supportando anche il Comune in alcuni progetti di accoglienza e aiutando giovani e donne che sono arrivati dalla sua terra a integrarsi con la comunità locale. Molto simile è la storia di Barbara Stanislawa Beniak, candidata invece nella lista Ispica In Movimento, che sostiene Paolo Monaca: ormai “ispicese” d’adozione, si è sempre interessata dei flussi dalla Polonia verso la Sicilia e Ispica in particolare, aiutando donne e uomini che nel tempo sono venuti a lavorare qui nel campo dell’agricoltura o dell’assistenza agli anziani a integrarsi regolarmente.
Nella lista Rinascita Ispicese che sostiene Maurizio Franzò c’è anche Juliana Schuller, a Ispica da 22 anni, grande aiuto per le comunità rumene e albanesi presenti a Ispica: ha collaborato a lungo con i servizi sociali per assistere l’arrivo di queste persone, i documenti, il lavoro.
[ Fonte: La Sicilia ]